“Tanti veri sperperi della politica si annidano in inutili Consigli di amministrazione, nel tener vita dispendiosi carrozzoni pubblici, nei lauti ed esagerati stipendi a ‘manager partitocratici’, nel dare costosi incarichi del tutto inutili”
“Costi della politica, sperperi della casta, privilegi delle oligarchie, vitalizi d’oro anche per pochi anni di mandato elettorale sono questioni che irritano i cittadini specie in periodo di crisi economica, quando con un dignitoso e normale stipendio si fa fatica ad arrivare alla terza settimana del mese. Sono orpelli inutili, dispendiosi per le finanze pubbliche, che ricordiamo sono sempre soldi dei contribuenti e dei cittadini”. Ad affermarlo i consiglieri regionali del Pdl, Gianni Rosa e Mario Venezia.
“Ma lanciare proclami da parte della politica non basta – sostengono Rosa e Venezia – come bisogna evitare il gattopardismo del ‘cambiamo per non cambiare nulla’. Abbiamo ricordato e lo poniamo all’attenzione della pubblica opinione, che tanti veri sperperi della politica si annidano in inutili Consigli di amministrazione, nel tener vita dispendiosi carrozzoni pubblici, nei lauti ed esagerati stipendi a ‘manager partitocratici’, nel dare costosi incarichi del tutto inutili. Tante prebende che sommate sono un patrimonio finanziario sottratto al bene comune. E’ sufficiente sapere quale esempio che il Presidente di Acquedotto lucano spa percepisce un compenso di 14.000 euro al mese cui aggiungere quanto percepito dagli altri quattro componenti del Consiglio di amministrazione, o che per La Società energetica lucana si arriva a 13.000 euro di costo mensile per tre componenti il Consiglio di amministrazione”.
“La settimana scorsa avevamo annunciato una nostra proposta di riforma della governance e ieri lo abbiamo fatto presentando due mozioni. In una prima proponiamo un amministratore unico invece di inutili consigli composti di tre a cinque unità ed un ridimensionamento del compenso a 4.000 euro al mese, un giusto compenso per un dirigente pubblico o manager che abbia responsabilità per non cadere nella demagogia. Inoltre, le necessarie modifiche statutarie per creare una reale possibilità di controllo da parte degli organi regionali (Giunta e Consiglio) al fine di ottenere informazioni e dati, di esaminare gli atti ed i documenti concernenti l’attività delle suddette società, con la possibilità di estrarre copia, nonché ogni altra informazione utile all’esercizio del mandato. Sappiamo bene che è una proposta che deve essere articolata per questo abbiamo chiesto al Presidente De Filippo entro trenta giorni, una dettagliata ricognizione della situazione dei compensi percepiti dai dirigenti della Regione, degli enti sub regionali e delle società partecipate, con un piano delle possibili economie attuabili in relazione alla tipologia di contratto ed alla scadenza. Noi la consideriamo una proposta giusta, fattibile e che l’intera politica con etica discuterla e accettarla; se qualcuno la definisce populista si assuma le responsabilità verso i cittadini e ammetta che vuole mantenere inalterato il sistema di sprechi pubblici. La mozione sarà discussa nei prossimi Consigli regionali, poiché la maggioranza consiliare ha deciso di rinviarla ma ora tocca a tutti da sinistra a manca votarla o bocciarla, preferire riformare il sistema della governance o conservare posti e posticini per amici e amici degli amici. Intanto ricordiamo che a breve si andrà al rinnovo degli organi di amministrazione di Acquedotto lucano spa, Acqua spa, Sel spa e Metapontum Agrobios spa, reputiamo che sia conseguente alla nostra proposta, alle dichiarazioni sentite ieri in Consiglio regionale dove qualche consigliere proponeva mari e monti a parole per combattere i costi della politica di non procedere alle nomine di Presidente e Consigli di Amministrazione fino al momento che la mozione sia stata discussa”.
“Non c’è alcuna fretta, il mondo va avanti lo stesso e i nostri corregionali non si dispereranno alla notizia del congelamento del toto-nomine, anzi lo considereranno un segnale positivo. Questo – spiegano Rosa e Venezia – è quanto chiesto nella seconda mozione: non procedere al rinnovo degli organi di amministrazione fino alla discussione e votazione in Consiglio regionale della mozione sul taglio dei vari Consigli di amministrazione e stipendi. Ora la parola a De Filippo, a Folino ed alla politica, e vedremo chi sono i riformisti, gli innovatori e chi sono i difensori della casta e dei privilegi”.