I due esponenti del Pdl sottolineano il caos “del primario settore che coinvolge tutti i cittadini, tutti e soprattutto i tanti che non hanno il portafoglio pieno da permettersi cliniche private o turismo ospedaliero”
“’Ambarabà, ciccì, coccò, tre direttori generali sul Comò’, questo l’unico commento ‘serio’ che si può esprimere dopo aver assistito all’ennesimo valzer dei direttori generali della sanità. Continua con quest’ultimo atto, la filastrocca della Sanità Lucana”. Ad affermarlo i consiglieri regionali del Pdl, Gianni Rosa, e Mariano Pici per i quali “purtroppo non c’è nulla da scherzare sul caos del primario settore che coinvolge tutti i cittadini, tutti sottolineo e soprattutto i tanti che non hanno il portafoglio pieno da permettersi cliniche private o turismo ospedaliero”.
“Alla notizia dell’arrivo di Des Dorides – affermano Rosa e Pici – abbiamo criticato la scelta, non ci convinceva perchè imposta da lobby romane ed abbiamo avuto ragione. Ricordiamo, invece, i comunicati elogiativi sul super manager firmati da tutti i politici del centrosinistra. Oggi assistito alla fine della storia nel completo silenzio di questi signori. Avevamo definito le nomine nella sanità quale mera lottizzazione da piccolo Cencelli lucano uno a De Filippo, uno a Folino, uno per tutti e tutti per uno; cui si aggiungono le segnalazioni dei tanti incarichi interni ed esterni, dai tanti bandi misteriosi, dai concorsi per dirigenti ritirati dopo qualche interrogazione. Per sommi capi il quadro di cosa è accaduto in questi ultimi venti mesi, in coerenza, secondo la visione della politica lucana, che predilige l’immeritocrazia e l’appartenenza partitica”.
“Come il gioco delle tre carte – continuano i consiglieri – si fa sparire l’ormai chiacchierato Des Dorides e si cambia: arriva l’uomo di Bubbico al San Carlo, l’ex bancario Maruggi fino ad ieri Direttore dell’Azienda Sanitaria di Matera dove arriva al suo posto il dott. Maglietta che lascia il purgatorio dei defenestrati per rientrare nel ‘Paradiso dei Nominati’ per grazia ricevuta. A leggere il comunicato stampa ufficiale la decisione sarebbe stata adottata sempre per ‘una linea di discontinuità e terzietà rispetto alle dinamiche della sanità che si vivono nello stesso ospedale, recuperando un professionista di grande esperienza per l’Azienda Sanitaria Materana’. Che caos, che decadenza, che sciatteria”.
“Un gioco delle tre carte durato tre mesi – concludono gli esponenti del Pdl – da quando il 31 dicembre 2011 la Giunta regionale diede notizia del nuovo corso della sanità con la nomina dei vertici di ASP, ASM e Crob. Tutto ciò ci convince sempre di più che per l’assessore alla Sanità nominato, di fede foliniana, sia arrivata l’ora delle sue dimissioni”.