Rosa: ancora attendiamo proposte per l’Avigliano del futuro

Il consigliere del Pdl: “intanto l’Avigliano del presente rimane un paese isolato, non solo per le mulattiere che ha invece delle strade, ma anche per lo scarso peso politico che questa ‘classe dirigente’ ha nel centrosinistra lucano”

“Una moda ricorrente nel centrosinistra lucano – a parere di Rosa – è trovare alibi all’incapacità dell’amministrare nelle politiche nazionali; lo sento troppo spesso in Consiglio regionale, anche quando ad esempio hanno attuato il ‘mercato delle dirigenze scolastiche’ con un ridimensionamento scolastico da vergogna, il colpevole di turno era il ministro Gelmini. Non si sottraggono a questo modus operandi i ‘nuovi-vecchi amministratori’ del Comune di Avigliano, anzi devo rimarcare che questa abitudine è diventata la loro filastrocca sin dai primi giorni. Ho letto – riferisce Rosa – le ultime loro dichiarazioni a mezzo stampa, e non nego anche con una certa preoccupazione, con le quali attribuiscono le responsabilità di tutte le problematiche a livello locale ad una politica nazionale che, secondo loro, in questi anni ha ‘massacrato’ i Comuni. Inoltre, aggiungono, che esiste una classe politica del centrodestra locale ‘improvvisata ed inadeguata’ anche rispetto alla responsabilità che il centrosinistra nazionale ha dimostrato rispetto ad un ‘momento di grave criticità per il futuro del paese’.

“Tanto premesso – continua Rosa – reputo i firmatari del comunicato stampa estranei, di fatto, alla realtà della nostra Comunità, possono anche averne la residenza, ma concretamente, sono un corpo estraneo al paese, non vivono la vita quotidiana dei nostri concittadini chiusi nella loro autoreferenzialità e forti di un blocco di interessi ed elettorale che gli permette percentuali bulgare. Leggere che si auto ergono a ‘governanti responsabili’, proprio loro eredi di 15 anni di catto-comunismo con venature di socialismo di facciata, mi fa rabbrividire. Hanno dissipato per anni denaro pubblico non producendo nulla di concreto per la nostra comunità. Proprio questi ‘statisti di paese’ sono costretti oggi a raschiare il barile, giungendo perfino a programmare il taglio del bosco demaniale per fare cassa. Dimenticano con troppo facilità tutto il loro passato, io no. Tra i tanti faccio due esempi, ne bastano solo due per descrivere la loro pessima gestione. Ad Avigliano, dopo i soliti tempi biblici si realizza un canile municipale, si appalta la gestione, si inaugura per poi chiuderlo dopo poche settimane per imprecisate ragioni di inadeguatezza della struttura. Il canile oggi è completamente abbandonato, sarebbe il caso che “abaco” alla mano calcolassero quanto denaro è stato buttato (Tremonti di certo non ha firmato alcuna delibera del Comune di Avigliano). O, continuando, le centinaia di migliaia di euro, che si sono spese e si spenderanno per far fronte alle spese legali per il progetto oramai anch’esso “abbandonato” del nuovo cimitero comunale (circa 100.000 euro solo nel 2010), altro esperimento di “finanza creativa” partorito dell’allora assessore comunale Vito Summa, ora primo cittadino Vito Summa. Anche in questo caso presumo che Tremonti è innocente”.

“Che la crisi ci sia, che il patto di stabilità esiste, che i finanziamenti sono minori dopo gli sperperi catto-comunisti del passato è vero e lo sappiamo tutti. Ma la situazione diventa insostenibile se manca un’oculata gestione della cosa pubblica, quella che è mancata negli anni dai loro stessi attuali sostenitori e portatori di voti. Cercare oggi – sostiene Rosa – un’opposizione più morbida e collaborativa è banale, dopo che per mesi hanno ignorato qualsiasi istanza della minoranza, compresa la mia disponibilità data pubblicamente ad oggi non ricordo nessun accenno da parte del sindaco Summa. Il centrosinistra ha vinto, ora devono dimostrare quanto sono bravi e capaci e ancor più lo dovranno dimostrare, quando si affronterà sul serio la sfida federalista che in primis vuole amministratori responsabili. Ancora oggi attendiamo le loro proposte per l’Avigliano del futuro, intanto l’Avigliano del presente rimane un paese isolato, non solo per le mulattiere che ha invece delle strade, ma anche per lo scarso peso politico che questa ‘classe dirigente’ ha nel centrosinistra lucano, in quanto impegnata solo a chiedere prebende personali. E ne avrà sempre di meno, salvo essere buoni portatori di voti in favore di qualche ras di Potenza".
 

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