Rosa: “Anche in Basilicata gazebo no ius soli”

Il capogruppo Lb-Fdi annuncia per domenica manifestazioni in diversi centri della regione

&ldquo;Nessun paese civile ha una norma come lo ius soli. Il motivo &egrave; semplice: il primo compito dello stato &egrave; quello di tutelare l&rsquo;identit&agrave; e la cultura del proprio popolo. A meno che l&rsquo;Italia non si appresti a divenire una colonia africana, questa legge rappresenta un tradimento. Nel 2016 quasi 200 mila stranieri hanno ottenuto la cittadinanza italiana. 200 mila stranieri che hanno voluto diventare italiani perch&eacute; hanno accolto la nostra cultura, senza ius soli e senza automatismi. Non c&rsquo;entrano i diritti dei bambini, non c&rsquo;entra l&rsquo;integrazione. La norma transitoria prevede una sanatoria per gli stranieri di ogni et&agrave;&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo di Laboratorio Basilicata &ndash; Fratelli d&rsquo;Italia Gianni Rosa. &ldquo;Per questo, aderendo all&rsquo;iniziativa di Giorgia Meloni, sabato 25 e domenica 26 novembre saremo in piazza in tutta la Regione&rdquo;, continua Rosa annunciando le manifestazioni in programma a Potenza (domenica 26, dalle 9 alle 13, in Piazza Prefettura), a&nbsp;Matera (domenica 26 dalle 9 alle 14, Piazza Vittorio Veneto di fronte il Palazzo dell&#39;Annunziata) e in altri centri della regione (l&rsquo;elenco nel file allegato).<br /><br />&ldquo;Le scuse dietro le quali si nascondono il Partito democratico e tutte quelle formazioni politiche che appoggiano tale scellerata legge &ndash; afferma ancora l&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia &ndash; Alleanza Nazionale – nascondono un obbiettivo meno nobile: dare il diritto di voto a 1 milione di immigrati, senza considerare le disastrose conseguenze socio-economiche che ci&ograve; comporterebbe. In un Paese che non cresce economicamente e in cui aumenta la povert&agrave;, la creazione di &lsquo;nuovi schiavi&rsquo; comporterebbe solo l&rsquo;aumento della disoccupazione e conflitti sociali. Qualsiasi cittadino italiano se ne rende conto. Un Lucano ancora di pi&ugrave;. La Basilicata, Regione che ha un saldo emigratorio tra i pi&ugrave; alti, Regione che perde risorse umane qualificate, in cui un bambino su cinque vive in stato di povert&agrave;, in cui i disoccupati aumentano ogni mese, non pu&ograve; sostenere una follia del genere&rdquo;.&nbsp;

    Condividi l'articolo su: