“Sentenza Consiglio di Stato in sintonia posizione Consiglio regionale Basilicata”
“La sentenza del Consiglio di Stato che annulla il decreto della Regione Calabria di autorizzazione alla centrale Enel del Mercure è in linea con il netto orientamento contrario alla riattivazione della centrale nel comune di Laino Borgo, che ha un impatto fortemente negativo e prevalente sul territorio della nostra regione, espresso dal Consiglio regionale della Basilicata con l’approvazione, a larghissima maggioranza, in data 3 novembre 2010, della mozione di Sel che ha impegnato la Giunta regionale ad adottare ogni idoneo atto per impugnare il procedimento autorizzativo della Regione Calabria al Progetto di riattivazione della centrale”. E’ il commento del capogruppo Sel in Consiglio regionale Giannino Romaniello, evidenziando “l’eccessiva lungaggine burocratico-amministrativa della vicenda”.
“Una sentenza dunque – continua – che conferma la validità della scelta politica nella direzione diametralmente opposta a quella compiuta dalla Regione Calabria. Il Consiglio regionale della Basilicata, il massimo organo di programmazione, di scelte politiche, e quindi di decisione, si è infatti espresso con chiarezza contro la riattivazione della Centrale del Mercure nel Parco”.
Romaniello evidenzia “la mobilitazione svolta in tanti anni dal comitato popolare, dalle comunità locali, dai sindaci, tra i quali l’attuale sindaco di Viggianello Vincenzo Corraro e quello di Rotonda, dall’Ente Parco Nazionale del Pollino, amministratori in prima fila per chiedere al Tar della Calabria l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del Decreto dirigenziale della Regione Calabria”.
A parere del capogruppo SEL “l’impianto, situato all’interno del perimetro del Parco Nazionale del Pollino, dovrebbe utilizzare come combustibile le biomasse per una potenza elettrica dichiarata di 41 MW/e (35 MW/e netti), che qualora fosse andato in funzione sarebbe stato uno degli impianti più grandi d’Italia, diventando un fattore di grave incompatibilità ambientale e territoriale”.