Alla festa di Sel ad Avigliano confronto a più voci fra gli esponenti di alcuni partiti della coalizione
“La Festa di Sel ad Avigliano ha segnato una nuova tappa del percorso individuato da Sel per aprire nel Paese e anche nella nostra regione il ‘cantiere dell’alternativa’ e quindi riaprire la partita del cambiamento”. E’ il commento del capogruppo di Sel in Consiglio regionale Giannino Romaniello. Al dibattito “Un nuovo centrosinistra per una Basilicata migliore”, moderato dal responsabile della redazione lucana della Gazzetta del Mezzogiorno Mimmo Sammartino, oltre a Romaniello, sono intervenuti i presidenti dei gruppi consiliari regionali del Psi, Rocco Vita, del Pd, Vincenzo Viti e dell’Idv, Enrico Mazzeo Cicchetti. Ha concluso i lavori il coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà, Carlo Petrone.
Romaniello ha sottolineato la “necessità di un nuovo centrosinistra in Basilicata. Nuovo – ha detto – è capire che siamo in una nuova fase della politica Italiana e quindi lucana. Quattro sono le questi fondamentali: l'ambiente; il lavoro; la democrazia e trasparenza; riduzione dei costi della politica. E' sulla capacità di affrontare questi temi che il centrosinistra deve dimostrare di essere nuovo. E' necessario che il centrosinistra dia, su queste tematiche, risposte diverse rispetto a quelle che ha dato in questi ultimi 15 anni di governo”. Romaniello ha inoltre sostenuto che “un banco di prova concreto per il centrosinistra lucano è quello dei ticket sanitari”, sui quali il consigliere di Sel ha votato contro.
Mazzeo Cicchetti (Idv) si è detto daccordo sulla necessità di un nuovo centrosinistra in Basilicata. Ci vuole – ha sostenuto – perché ci sono due grandi novità: la crisi economica che sta investendo in pieno anche la Basilicata; c'è una grande emergenza ambientale. Sull'ambiente si sta giocando il futuro della nostra terra. Cicchetti ha sottolineato che non si può continuare a fare politica con gli stessi schemi degli ultimi 20 anni. In questi anni su politiche sul lavoro, formazione, agricoltura, ambiente abbiamo fatto scelte che molte volte sono risultate molto costose e spesso inefficaci.
Viti (Pd) ha messo in evidenza che stiamo vivendo in una situazione di emergenza dovuta alla crisi finanziaria internazionale, una crisi sottovalutata dal governo nazionale. E la coalizione di centrosinistra deve misurarsi con questa situazione di emergenza. Nel sottolineare che il centrosinistra lucano è un centrosinistra atipico (da Udc a Sel), Viti ha affermato che non è sempre semplice gestire una coalizione del genere. Per gestire una coalizione così variegata è necessario avere una buona dose di realismo per capire quali sono le emergenze e come affrontarle.
Vita (Psi) ha evidenziato di non aver condiviso questo primo periodo di governo regionale, in particolare per quanto riguarda la scelta degli assessori esterni, tanto più che la coalizione che ha vinto le elezioni ha preso più voti del presidente. Non è stato dato spazio a forze come Psi e Sel. Ma soprattutto non c'è stata condivisione. E' necessario dare risposte sulle politiche ambientali. Per la coalizione noi abbiamo accettato che nel governo regionale ci sia una rappresentanza del centro. Quello che non abbiamo accettato è che non ci sia una rappresentanza della sinistra.
Nel concludere i lavori Petrone (Sel) ha affermato che “per Sel si è chiuso un ciclo del centrosinistra lucano. La gravità della crisi, con possibili dure conseguenze sul debole tessuto economico e sociale della Basilicata, richiederebbe un profondo rinnovamento di strategie e di programmi. Il vecchio modello lucano del centrosinistra non è più riproponibile, perché quel centrosinistra, dopo una prima fase di capacità innovativa, si è caratterizzato negli ultimi anni come luogo della mediazione di interessi economici e politici, spesso lontani dalle esigenze vere di questa regione. Il centrosinistra in Basilicata – ha concluso – ha forti potenzialità elettorali, ma deve rapidamente superare il vecchio sistema di relazione tra politica, economia e società. C’è invece troppa contrapposizione, poca solidarietà poca lungimiranza politica”.