Romaniello: piccolo passo verso riduzione costi politica

Per l’esponente di Sinistra ecologia e libertà “la questione dei costi della politica non si è chiusa con l’abolizione dei vitalizi dei consiglieri regionali a partire dalla prossima legislatura”

“Con l’approvazione dell’emendamento alla Legge finanziaria 2012 in merito alla ‘Remunerazione di ex-Parlamentari e Consiglieri Regionali titolari di vitalizio per incarichi in Enti Regionali’ abbiamo dimostrato che ridurre i costi della politica non è solo uno slogan”. E’ il commento del capogruppo di Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, precisando che l’emendamento, da lui proposto, prevede che “l’assunzione di un incarico remunerato a qualsiasi titolo in Enti, Strutture e organismi partecipati o controllati dalla Regione Basilicata da parte di ex parlamentari ed ex-Consiglieri regionali titolari di vitalizio comporta la decurtazione della remunerazione relativa all’incarico per un importo corrispondente all’assegno vitalizio percepito“.

“La questione dei costi della politica, almeno per me, non si è chiusa con l’abolizione dei vitalizi dei consiglieri regionali a partire dalla prossima legislatura. Non si può ritenere di aver fatto quanto era possibile solo accodandosi ad una tendenza nazionale per lanciare un segnale al Paese e ai cittadini ai quali si continua a chiedere sacrifici. E’ il caso di evidenziare – prosegue Romaniello – che con la proposta di Sel, a sostegno della quale abbiamo raccolto attraverso la petizione popolare promossa oltre 7mila firme di cittadini, si puntava ad abolire veramente un privilegio in quanto avremmo voluto ridurre da questa legislatura e non dalla prossima anche l’indennità di carica per un importo di 2.271,24 euro mensili, con un risparmio immediato per la Regione di 817.000 euro l’anno, a cui si aggiungerebbero altre consistenti somme per effetto della riduzione delle indennità di tutti i nominati e i designati in Enti, aziende, società regionali, organismi, ecc., la cui indennità è legata in percentuale a quella dei consiglieri”.

“In un momento di grave crisi economica il cui costo viene fatto troppo spesso e ingiustamente gravare sui lavoratori e sulle classi meno abbienti, come sta avvenendo con la manovra varata dal Governo Monti che costringerà migliaia di lavoratori ad andare in pensione con circa 7-10 anni di ritardo rispetto all’attuale sistema, appare quanto meno inopportuna – sottolinea Romaniello – la permanenza di istituti di chiaro privilegio, quale quello del vitalizio. E’ un tema, questo, ancora più sentito dai cittadini e lavoratori in questi giorni dopo la manovra del Governo Monti che ha prodotto un attacco senza precedenti a diritti acquisiti dei lavoratori con l’innalzamento dell’età pensionabile, la tassazione sulla prima casa, l’aumento delle aliquote Irpef regionali, mentre non si mette freno a privilegi da parte della classe politica dirigente e si è evitato di introdurre la tassa sui grandi patrimoni. Per questa ragione ritengo che l’emendamento possa rappresentare un passo, sia pure piccolo, avanti verso la riduzione dei costi della politica”.

    Condividi l'articolo su: