“In questo paese, dopo aver destrutturato il diritto del lavoro, si licenzia chi non è omertoso. Logico attendere la chiusura del processo e poi, nel rispetto delle leggi, adottare i provvedimenti del caso nei confronti di tutti gli interessati”
“Apprendiamo dalla stampa che il Consiglio di disciplina dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza ha licenziato due medici, rei di aver danneggiato l’immagine dell’azienda per aver denunciato quanto accaduto alla cardiochirurgia il 28 maggio 2013, quando a seguito di un intervento morì una paziente”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Gruppo Misto, Giannino Romaniello.<br /><br />“È singolare – sottolinea – che il Consiglio di disciplina dell’Azienda sanitaria San Carlo adotti una provvedimento nei confronti di chi ha denunciato l’accaduto, nel mentre c’è un procedimento in corso presso la magistratura ordinaria nei confronti di chi, stando alle risultanze delle indagini, a questo momento, ha probabilmente per errore, causato la morte di una paziente e ha falsificato i verbali della sala operatoria”.<br /><br />“È proprio vero che in questo paese, dopo aver destrutturato il “diritto del lavoro”- dichiara Romaniello – si licenzia chi non è omertoso. Logica avrebbe voluto, come avviene in ogni paese civile, attendere la chiusura del processo in corso e poi, nel rispetto delle leggi, adottare i provvedimenti del caso nei confronti di tutti gli interessati”.<br /><br />“Questa decisione – conclude il consigliere – è uguale a quella delle Ferrovie dello Stato di qualche anno fa, che, a seguito di una denuncia fatta da un macchinista sul non rispetto delle norme sulla sicurezza, piuttosto che applicare la legge, licenziò il lavoratore per danni d’immagine dell’Azienda”.<br /><br />