Riviello (GI) su tassa borse di studio

“E’ alquanto paradossale notare come, in una fase di grave sofferenza sociale e di estrema difficoltà per le nuove generazioni che stentano ad entrare nel mondo del lavoro, il Senato abbia approvato all’interno del ddl semplificazioni un emendamento che introduce l’obbligo di tassazione su borse di studio, assegni e sussidi per studio o addestramento professionale, da chiunque corrisposti, superiori agli 11.500 euro l'anno.
Questa norma va a modificare una legge del 1984 che sanciva l'esenzione per le borse di studio dall'imposta locale sui redditi e da quella sul reddito delle persone. Il segnale che giunge dal Governo è sconfortante e contraddittorio: da un lato si parla di rilancio economico e sociale dei giovani, dall’altro si entra a gamba tesa sul futuro di migliaia giovani laureati che hanno investito energie e denaro per proseguire un percorso di crescita e specializzazione professionale, e cioè dottorandi, borsisti e specializzandi. Non possiamo accettare che venga tassato il merito e non possiamo tollerare che vengano colpite le potenzialità dei ricercatori e dei professionisti del domani. Chiediamo che vengano predisposte le condizioni migliori affinché nel nostro paese la meritocrazia torni a diventare il terreno fertile su cui progettare la società dei prossimi anni e che si ponga fine alle lacrime di coccodrillo ogni qual volta si parla di giovani eccellenze e cervelli in fuga”. A dichiararlo Nicola Riviello, coordinatore regionale Giovane Italia.
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