Riunito comitato promotore per la fusione di Policoro e Scanzano

Molti ex amministratori della città di Policoro e di quella di Scanzano Jonico, aderenti al Comitato promotore della fusione tra Policoro e Scanzano, si sono radunati, nei giorni scorsi, nel castello baronale di Policoro per lanciare la proposta di unire le due comunità joniche. E' quanto si legge in una nota del comitato promotore che spiega che "l’idea è nata mesi addietro da Antonio Di Sanza e Mario Altieri, che poi ha portato la platea di già sindaci ad allargarsi anche a Nicola Lopatriello, Otello Marsano, Vincenzo Di Cosola e Antonio Gallitelli, tutti presenti alla prima uscita ufficiale. Durante la conferenza di presentazione è stato spiegato come le due comunità, confinanti tra di loro, hanno in comune molte cose: le stesse origini antiche della Magna Grecia e recenti della Riforma Fondiaria, le stesse dinamiche economiche, in primis l’agricoltura e servizi annessi, le potenzialità del turismo non ancora del tutto espresse. La proposta di fusione nasce dall’esigenza, in periodi di spending review, di ottimizzare le risorse economiche ed umane per programmare così meglio lo sviluppo del territorio molto spesso emarginato dalla politica accentratrice di Potenza e dei Palazzi della Regione Basilicata. I proponenti ha fissato al 31 dicembre 2014 la scadenza ultima per portare le firme dei cittadini in entrambe le assise municipali, e subito dopo la loro presa d’atto sono previsti due referendum in entrambe le città e se il parere degli elettori sarà positivo toccherà alla Regione indire nello stesso giorno un altro e unico referendum finale sulla volontà degli elettori di dare corpo a tale proposta. Quattro/cinque anni è il tempo, calcolato dai proponenti, per terminare tutto l’iter prima di arrivare al Comune unico il cui nome potrebbe uscire da un concorso di idee tra gli studenti delle scuole".

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