Riordino sanità, Santarsiero motiva l’astensione

“Abbiamo bisogno di una riforma sanitaria molto più profonda di quella proposta, sia per le risposte ai territori, sia per l'adeguamento alle nuove norme nazionali”

&quot;Abbiamo bisogno di una riforma sanitaria molto pi&ugrave; profonda di quella proposta, sia per le risposte ai territori, sia per l&#39;adeguamento alle nuove norme nazionali. Ma soprattutto abbiamo bisogno di una proposta ancorata ad una visione e ad una analisi chiara dei bisogni dei cittadini e dei territori, dei punti di debolezza emersi anche dal Piano Nazionale esiti, della esigenza di contenere e annullare la mobilit&agrave; passiva, della necessit&agrave; di ridurre i tempi di attesa, di separare la produzione dalla committenza, ed altro ancora. Ci limitiamo ad un riordino con modelli diversi nelle due province, non evitiamo il piano di rientro per gli ospedali di Melfi, Villa D&#39;Agri, Lagonegro che vanno riportati in equilibrio rapidamente dalla stessa ASP e rilanciati quali Ospedali di Base correlati ai territori, non rafforziamo la sanit&agrave; territoriale. Serve per dare risposte adeguate alla nostra sanit&agrave; una cosa che verr&agrave;, vale a dire il nuovo Piano Sanitario Regionale. Intanto si parte con una proposta che si limita ad accorpare gli Ospedali territoriali in Provincia di Potenza con il San Carlo con la certezza di non dare risposte adeguate ai bisogni quotidiani di sanit&agrave;, di non evitare i piani di rientro, di mettere lo stesso San Carlo a rischio di piano di rientro e addirittura di perdita del titolo di Azienda Ospedaliera. Sono i motivi essenziali per cui mi sono astenuto nel voto finale al disegno di legge&rdquo;. E&rsquo; quanto ha dichiarato in Aula il consigliere regionale del Pd Vito Santarsiero motivando il proprio voto di astensione sul disegno di legge riguardante il riordino del sistema sanitario regionale.<br />

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