Riordino sanità, Leggieri: molte le voci di dissenso

Per il capogruppo M5s “diversamente da quanto si vuol far credere, sono diverse le sollecitazioni che arrivano dalle comunità locali, dagli operatori del settore e dai comitati affinché ci si fermi a riflettere e non continui lungo la strada tracciata”

&ldquo;In merito al progetto di riforma sanitaria che la Regione sta portando avanti, mi sento in dovere di invitare l&rsquo;assessore Franconi e il presidente Pittella a una profonda riflessione. Le dichiarazioni dell&rsquo;assessore e le posizioni che la Giunta regionale tutta sta portando avanti rispetto alla riforma non possono essere condivise, non per spirito di semplice contraddizione legato al ruolo di opposizione che il Movimento 5 Stelle ricopre, ma perch&eacute; la realt&agrave; ci dice cose diverse da quelle che vengono sostenute dalla maggioranza&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo del Movimento cinque stelle in Consiglio regionale, Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;Come giustamente sottolineato in un articolo pubblicato alcuni giorni fa &ndash; aggiunge -, affermare, come fa l&rsquo;assessore regionale alla Sanit&agrave;, che il riordino sanitario procede senza problemi e senza rimostranze, &egrave; falso. Una dichiarazione che non tiene in alcun conto le perplessit&agrave; avanzate da pi&ugrave; parti e che hanno coinvolto le popolazioni e gli operatori degli ospedali di Melfi, Pescopagano, Lagonegro, Villa d&rsquo;Agri e del Crob di Rionero in Vulture. Perplessit&agrave; e rimostranze che continuano, basta infatti aprire i giornali per trovare dichiarazioni allarmanti a giorni alterni sulla situazione dei nosocomi lucani e sulle prospettive future. Come pu&ograve; infatti l&rsquo;assessore regionale Franconi ignorare che esiste un ricorso presentato al presidente della Repubblica con il quale due associazioni hanno impugnato proprio la legge regionale n. 2/2017 nella parte relativa alla riorganizzazione dell&rsquo;ospedale di Chiaromonte? Come fa lo stesso assessore a ignorare le voci che si alzano in difesa del Crob di Rionero che si sente sempre di pi&ugrave; sotto attacco da parte della politica scellerata del Pd lucano? Ancora, come si pu&ograve; far finta di niente di fronte alla notizia, sempre di questi giorni, del ricorso della Fials all&rsquo;autorit&agrave; prefettizia con il quale si &egrave; attivata la procedura di raffreddamento e conciliazione ai sensi della legge 146/1990, chiedendo la convocazione della Regione Basilicata e delle Aziende regionali coinvolte nella procedura di riordino del Servizio sanitario regionale? Purtroppo, diversamente da quanto si vuol far credere, sono diverse le sollecitazioni che arrivano dalle comunit&agrave; locali, dagli operatori del settore e dai comitati affinch&eacute; ci si fermi a riflettere e non continui lungo la strada tracciata da questo Piano di riordino che non risolve le criticit&agrave; della sanit&agrave; lucana e peggiora di molto i servizi sul territorio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Purtroppo &ndash; conclude Leggieri -, si sta operando un vero e proprio depotenziamento di tutte le strutture periferiche con trasferimenti ingiustificati di personale, attrezzature e risorse verso il centro. Strutture come Melfi, Venosa, Chiaromonte, Pescopagano, Villa d&rsquo;Agri vedono profilarsi un futuro sempre pi&ugrave; incerto. Per queste ragioni, un&rsquo;attenta riflessione sul futuro della sanit&agrave; nella nostra Regione sarebbe auspicabile e una vera riforma della sanit&agrave; regionale sarebbe opportuna, ma su basi e presupposti completamente opposti a quelli fino ad oggi perseguiti da questa maggioranza&rdquo;.&nbsp;

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