“Le istituzioni pubbliche, soprattutto quelle locali, devono riacquistare una credibilità che consenta loro di governare i processi economici e sociali, devono tornare ad essere promotrici di sviluppo, anche grazie alla loro vicinanza ai cittadini. Gli interventi istituzionali contenuti nel decreto spending review e nel "Salva Italia", invece, delineano un quadro contraddittorio attento più ad esigenze "contabili/oggettive" che ad un disegno organico di riassetto delle istituzioni nel territorio che, partendo dalle funzioni, sia in grado di delineare un'architettura istituzionale idonea a favorire le economie di scala”. E’ quanto si legge in un Ordine del Giorno approvato all'unanimità dal Comitato Direttivo della CGIL di Matera. “Siamo per un riordino che semplifichi, qualifichi i servizi- si legge ancora nel documento – ma nello stesso tempo li decentri garantendone la fruizione per le persone; un riordino che, anche in ragione di tale decentramento, produca e garantisca il lavoro e che abbia, come conseguenza, la coerente revisione della legislazione regionale e delle modalità di offerta dei servizi pubblici locali. Per la CGIL i temi sono: la definizione di un assetto istituzionale che partendo dall'esercizio delle funzioni consenta un governo del territorio efficace e che guardi a tutti gli interventi previsti dal decreto; la garanzia del mantenimento dei servizi alle persone ed ai territori; la assoluta garanzia occupazionale e di condizioni di lavoro per gli addetti, ed anche per i lavoratori precari, valorizzando il capitale umano e favorendo, se necessario, percorsi formativi. Per questi motivi la CGIL di Matera chiede che si avvii un confronto con la Regione e con il sistema delle autonomie sul complessivo assetto del territorio, come deriva dalle nuove disposizioni in tema di pubbliche amministrazioni: piccoli Comuni; province; redistribuzione funzioni ex province; funzioni amministrative a Comuni, società, fino alla conseguente redistribuzione e riorganizzazione delle amministrazioni centrali sul territorio,garantendo qualità, stabilità e formazione al personale coinvolto in questa fase di riorganizzazione delle amministrazione pubbliche. La Cgil di Matera ritiene inoltre un errore gravissimo lasciare la Basilicata con una sola provincia che coincide con i confini della regione. Sopprimendo infatti la provincia di Matera, verrebbe meno anche quel processo di costruzione dell'identità regionale che in Basilicata ha avuto una genesi difficilissima e che è ancora a rischio”. bas 03