Rionero in V., Ramunno (Pdl) ricorda G. Fortunato

“Ad ottanta anni dalla sua scomparsa, è d'obbligo oggi ricordare uno dei più illustri tra i Rioneresi e tra i Lucani : Giustino Fortunato, scomparso  il 23 luglio del 1932”. E’ il commento di Donato Ramunno, capogruppo Pdl Rionero in Vulture.
“Politico e filosofo, ha saputo, analizzare, con grande sensibilità,  la miseria della condizione di vita dei lucani e dei popolo meridionale in genere, nonostante le sue opposte condizioni di vita, per censo e per ceto. Miseria non solo relativamente a ciò che erano le condizioni economiche dei Lucani, ma, che partendo da esse, sfociavano in miseria di pensiero, di cultura e quindi anche di politica.  Ha saputo, con sapienza ed oggettività, giudicare i processi che portarono alla unità d'Italia, mettendo in evidenza gli aspetti positivi, ma, con coraggio e per onor del vero, soprattutto i tanti aspetti negativi, comprese le ingiustizie sociali che le popolazioni dell'Italia meridionale furono costrette a sopportare e i privilegi economici che, ingiustamente, interessarono  le regioni del nord. Seppe, attraverso buone conoscenze geologiche e naturalistiche,  fare pure una attenta e puntuale  fotografia del nostro ambiente e quindi del nostro territorio,  mettendone in evidenza le ricchezze, ma anche e soprattutto la sua enorme fragilità e con essa la mancanza assoluta, già dal suo tempo, della  capacità di saperne conservare le preziosità.
Di pensiero Conservatore moderato, vicino al pensiero degli intellettuali napoletani di  destra, ma assoluto antifascista, fu sempre ostile alla sinistra ed il suo giudizio relativo a noti esponenti politici, che egli  definì "padroni della realtà politica italiana", ed il suo giudizio delle dinamiche politiche, fa comprendere la grandezza e la lungimiranza del suo pensiero ed il suo essere stato precursore di fatti che si concretizzeranno di lì a poco. Pensiero che amo sintetizzare con queste sue parole:
‘Un regime di libertà, nel mondo moderno, non è assolutamente compatibile se non col benessere delle moltitudini’. 

bas 06

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