L’assessore all’Agricoltura ha illustrato il Ddl sulla riorganizzazione delle funzioni regionali in materia di erogazioni comunitarie. Auditi i presidenti di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri e dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl
Si è riunita questa mattina la terza Commissione consiliare permanente. L’organismo, presieduto da Romaniello (Sel) ha audito l’assessore all’Agricoltura, Michele Ottati sul Ddl riguardante la riorganizzazione delle funzioni regionali in materia di erogazioni comunitarie in Basilicata.<br />Dopo aver fatto un breve excursus sulla storia dell’Arbea dalla sua istituzione nel 2001 fino ad oggi, l’Assessore ha evidenziato quanto realizzato dall’Ente nel corso degli anni “il recupero di molto lavoro sospeso o delegato ad altri, ma anche i ritardi e le omissioni registrate negli ultimi tempi, le procedure burocratiche complesse e lunghe che hanno messo in affanno il mondo agricolo lucano e portato alla revoca del riconoscimento di Opr (Organismo pagatore regionale) ad Arbea”. Ottati si è poi soffermato sulla filosofia alla base del Ddl, “la semplificazione organizzativa con la costituzione di un nuovo ufficio all’interno della struttura regionale del dipartimento Agricoltura. Una scelta – ha precisato l’Assessore – che consentirà di accorciare i pasaggi, solo due ( Regione ed Istituto di credito) e non più quattro come nel passato (Regione, Arbea, Agea e istituto di credito). Tra gli altri vantaggi del costituente Opr – ha sottolineato Ottati – vi è la possibilità di avere un sistema informativo dedicato che consentirà la risoluzione della forte criticità emersa nell’esperienza Arbea Opr nell’utilizzare un sistema informativo nazionale che male si adattava alle specificità della programmazione regionale”. “Il nuovo ufficio – ha spiegato ancora l’Assessore – strutturato secondo le prescrizioni comunitarie, dovrà assicurare le funzioni di autorizzazione, registrazione e contabilizzazione dei pagamenti, garantendo in modo chiaro la ripartizione dei poteri e delle responsabilità a tutti i li velli operativi e prevedere una netta separazione delle tre funzioni. Il disegno di legge stabilisce che vi sia una struttura di audit independente dagli altri servizi dell’organismo, che la contabilità sia completa, accurata e tempestiva, e che le verifiche avvengano secondo criteri accettati a livello internazionale”. Particolare attenzione verrà posta sulla professionalizzazione degli addetti, con la possibilità di tener presente graduatorie già approvate da selezioni indette da Arbea.<br /><br />Negli interventi dei consiglieri Rosa (Lb-FdI), Pace (Gruppo misto), Mollica (Udc), Santarsiero e Castelgrande (Pd), Napoli (Fi) e Benedetto (Cd) l’apprezzamento all’onestà intellettuale mostrata dall’assessore Ottati nel mettere in evidenza quanto non fatto in materia agricola e alla scelta di accorpare l’organismo pagatore al dipartimento Agricoltura con una evidente semplificazione del sistema che potrà tradursi in efficienza e vicinanza al mondo agricolo lucano, alla previsione della gestione online dei fascicoli e poi la sollecitazione a riservare la giusta attenzione sulla questione del personale, compresa la vicenda dei 15 vincitori di concorso, rispetto alla nomina del commissario e sulla risoluzione della Corte dei Conti rispetto alla necessità di cancellare prima l’Arbea e poi proseguire alla riorganizzazione del personale.<br /><br />Sono stati poi auditi i presidenti delle Associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri e dei rappresentanti dei Sindacati agricoli Cgil, Cisl, Uil e Ugl.<br />“Rivisitazione globale della mission del dipartimento Agricoltura sulla base delle nuove funzioni gestionali, di tracciabilità, monitoraggio, verifica e controllo della spesa, della rendicontazione delle risorse destinate al settore agricolo, agroalimentare, rurale e ambientale”. E’ la proposta del direttore della Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Basilicata, Donato Distefano secondo il quale “il dipartimento deve inglobare tre rilevanti funzioni: la creazione dell’anagrafe aziendale agricola e delle produzioni agroalimentari; la realizzazione del fascicolo dematerializzato allo scopo di favorire una effettiva semplificazione del rapporto delle aziende agricole con la Pubblica Amministrazione; l’affidamento e la gestione della documentazione e della certificazione di requisiti standard ex-ante in materia di sicurezza, sostenibilità e tracciabilità”.<br />“Chiediamo che la nuova idea di organismo pagatore non ricalchi la stessa formula del passato che ha portato a compiere tanti errori e che non venga inglobato nel dipartimento Agricoltura”. Ad avanzare la proposta il presidente di Copagri Basilicata (Confederazione produttori agricoli) Nicola Minichino secondo il quale “è necessario un organismo efficiente, veloce e capace di mettere gli operatori agricoli nelle condizioni di ben operare. Una realtà snella che sappia stare sui problemi e che non incappi nelle stesse défaillance degli anni addietro e che possa avvalersi di un sistema informativo adeguato”.<br />“Un Ddl che nel merito si presenta come una proposta interessante per i principi che detta. Uno strumento importante e che può diventare strategico per le nostre imprese”. Così il direttore della Coldiretti, Francesco Carbone, il quale si è riservato di presentare una nota con osservazioni ed eventuali suggerimenti.<br />Il direttore di Confagricoltura, Roberto Viscido, ha espresso parere favorevole sulla proposta di riorganizzazione in quanto va a semplificare alcuni processi e a velocizzare determinate procedure. “Accogliamo con piacere questo cambio di rotta – ha sottolineato – una nuova visione che ci auguriamo possa portare concreti benefici al mondo agricolo lucano. L’auspicio è che per il futuro ci siano maggiori spazi di confronto in maniera tale da portare il giusto contributo ad una materia così delicata”.<br /><br />E’ stata poi la volta dei rappresentanti sindacali. Il primo ad intervenire è stato Pasquale Paolillo della Funzione pubblica Cgil, il quale ha espresso alcune osservazioni sulla questione del personale, sollecitando “il dovuto coinvolgimento per far sì che una riforma così importante venga condivisa con chi quotidianamente opera e chiarimenti sulla vicenda dei 15 vincitori del concorso”. Chiarimenti sono stati chiesti anche in merito alla eventuale soppressione delle sedi periferiche dell’Arbea ubicate a Villa d’Agri e Matera.<br />Il segretario generale regionale della Cisl Fp, Giovanni Sarli, pur esprimendo disappunto sulla tempistica della discussione (“questo confronto avremmo preferito farlo a monte”), ha apprezzato lo spirito riformatore del Ddl. “A fronte dei quattro passaggi del passato, Regione, Arbea, Agea e istituto di credito, il Ddl prevede solo due passaggi, quello della Regione e dell’ Istituto di credito con un evidente risparmio di tempo. Condivisione sulla previsione dell’accorpamento dell’organo pagatore all’interno del dipartimento Agricoltura, e due sollecitazioni: la giusta valorizzazione del personale interno affinchè vi sia la persona giusta al posto giusto e la proposta di un Dirigente interno per continuare sulla strada dell’economia di gestione”.<br />Anche Antonio Guglielmi, segretario regionale Uil Fpl, ha lamentato il mancato passaggio di confronto a monte. “Riteniamo che il Ddl vada nella direzione giusta per accogliere le esigenze del mondo agricolo. Rispetto alla questione personale, Guglielmi ha chiesto che vi sia la giusta e dovuta attenzione con una indicazione precisa rispetto alla allocazione nei diversi dipartimenti regionali, un chiarimento sulla vicenda dei 15 vincitori del concorso, e l’apertura di un tavolo tecnico per un ottimale utilizzo delle professionalità. Un’ultima richiesta: il mantenimento delle sedi periferiche di Villa d’Agri e Matera affinché il territorio non venga depauperato.<br /><br />La Commissione al fine di produrre una discussione più attenta sulla questione ha deciso di richiedere l’audizione del presidente dell’Arbea. Ai lavori erano presenti, oltre al presidente Romaniello, Bradascio (Pp), Pace (Gruppo misto), Rosa (Lb- FdI), Mollica (Udc), Leggieri (M5s), Napoli (Fi), Benedetto (Cd), Santarsiero, Robortella, Spada, Castelgrande e Giuzio (Pd) e Galante (Ri).<br /><br />