Riforma sanitaria, Rosa: incoerente e vuota

Lo ha detto il consigliere Lb-Fdi che ha partecipato all’incontro a Chiaromonte promosso dal comitato ‘La nostra voce’ sulle sorti dell’ospedale San Giovanni. La Basilicata, ha precisato, ha bisogno di una sanità che sia dalla parte dei lucani

&ldquo;Per confermare la vicinanza ai cittadini &lsquo;vittime&rsquo; della fallimentare riforma sanitaria di Pittella, ieri, abbiamo partecipato all&rsquo;incontro a Chiaromonte promosso dal comitato &lsquo;La nostra voce&rsquo; sulle sorti dell&rsquo;ospedale San Giovanni&rdquo;. Lo rende noto il consigliere Gianni Rosa (Lb-Fdi) che aggiunge: &ldquo;&Egrave; una battaglia, quella contro la riforma sanitaria di Pittella, che portiamo avanti da anni. Non per spirito di disfattismo ma perch&eacute; la riforma, da subito, si &egrave; dimostrata incoerente e vuota&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non si pu&ograve; pensare di chiudere o, peggio, depotenziare, le strutture sanitarie senza creare un&rsquo;alternativa per garantire la tutela della salute &ndash; prosegue Rosa . Queste sono le condizioni dell&rsquo;area di Chiaromonte e del suo ospedale per anni punto di riferimento nelle cure del territorio con reparti di eccellenza regionale: un edificio strutturalmente adeguato, che fornisce un servizio ad un territorio difficile ma che Pittella ha voluto depotenziare in favore di strutture che tutto sono fuorch&eacute; pronte a fare da hub della salute, mentre i cittadini aspettano di potersi curare senza fare traversate su strade dissestate&rdquo;.<br /><br />&ldquo;All&rsquo;indomani della riforma &ndash; aggiunge ancora Rosa – accusammo Pittella di aver voluto, semplicemente, mettere una spunta su un elenco; di aver voluto aggiungere un &lsquo;fatto&rsquo; alla lista delle promesse elettorali ma, in concreto, di non aver messo in campo azioni n&eacute; per implementare i servizi n&eacute; per ridurre la spesa; e cos&igrave; &egrave; stato. Una riforma, nelle mani dei direttori generali, che hanno pensato solo a tagliare servizi e ad aumentare le postazioni per gli &lsquo;amici&rsquo;. Questa riforma &egrave; il risultato della politica del centrosinistra: indifferenza verso i diritti dei cittadini e totale impreparazione gestionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il prossimo governo regionale &ndash; conclude l&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia – deve affrontare, nei primi sei mesi, una nuova riforma del sistema sanitario che non significhi solo chiudere o aprire le strutture ma anche e soprattutto dare ai cittadini i servizi ottimali in termini di cura. Questo deve essere il fine ultimo della futura classe politica che governer&agrave;: garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute. La Basilicata ha bisogno di una sanit&agrave; che sia dalla parte dei Lucani e non degli interessi economici n&eacute; dei burocrati scelti dalla politica.<br />

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