La Commissione ha anche espresso parere favorevole in merito al provvedimento di Giunta riguardante il Piano antincendio regionale (PAR) e lo schema di accordo quadro con il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco
Parere favorevole, a maggioranza, oggi in terza Commissione consiliare (Attività produttive – Territorio – Ambiente) sul disegno di legge concernente la: “Riforma dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente di Basilicata (Arpab)”. La Commissione ha licenziato il provvedimento con l’assenso dei consiglieri presenti al momento della votazione: il presidente Pietrantuono (Psi), Bradascio (Pp), Robortella e Castelgrande (Pd), Galante (Ri). Si sono astenuti i consiglieri Romaniello (Gm) e Leggieri (M5s).<br /><br />Nel corso del dibattito sono stati recepiti una serie di emendamenti presentati da Romaniello, Leggieri, Perrino e Cifarelli. Il consigliere Rosa (Lb–Fdi) ha abbandonato la seduta della Commissione, motivando il suo disimpegno dai lavori perché “essendo in itinere una legge nazionale sulle agenzie di protezione ambientale attualmente in discussione in Parlamento di cui non si conoscono gli esiti definitivi e che potrebbe conoscere innumerevoli modifiche al testo, non ha senso discutere su una legge regionale che potrebbe durare il breve spazio di un mattino, essendo in taluni passaggi già in contrasto con quella nazionale. Bene sarebbe – a parere di Rosa – aspettare l’evolversi della situazione per avere un quadro chiaro della situazione in materia di difesa dell’ambiente in modo tale da poter agire di conseguenza con una normativa adeguata”.<br /><br />Il disegno di legge in questione che concerne la proposta di riforma dell’agenzia regionale per la protezione ambientale in Basilicata – è esplicitato nella relazione di accompagnamento al ddl – ha il precipuo compito di razionalizzare l’organizzazione e il funzionamento, nonché disciplinare le attività istituzionali delle agenzie regionali quali enti strumentali e di supporto tecnico – scientifico alle pubbliche amministrazioni, nella logica della cooperazione e della sinergia, assicurando omogeneità ed efficacia all’esercizio dell’azione conoscitiva e di controllo pubblico dell’ambiente, a supporto delle politiche di protezione ambientale e di sostenibilità. Il ddl è da considerare lex specialis per cui in caso di antinomia con altre leggi regionali prevale in base al criterio di specialità. Il disegno di legge si compone di 40 articoli alcuni dei quali introducono novità rilevanti rispetto alla precedente legge. Sono organi dell’Arpab il Direttore generale e il Collegio dei revisori dei conti. Nel normato si dichiara in modo inequivocabile che l’Arpab è ente strumentale della Regione Basilicata, sono indicate, non solo le attività istituzionali obbligatorie che l’agenzia deve svolgere, ma anche i beneficiari delle stesse. L’Arpab dovrà svolgere le sue attività istituzionali secondo i più elevati standard di qualità ed affidabilità e dovrà accreditare i propri laboratori e sottoporre a processi di certificazione le proprie reti di misura, monitoraggio e controllo. Introdotta la Carta dei servizi in cui sono indicate le attività istituzionali che l’Arpab deve svolgere con riferimento alle matrici aria, acqua e suolo, sottosuolo e rifiuti, nel rispetto di quanto previsto sia dalla normativa vigente di riferimento e dagli indirizzi della Giunta, nonché dal Piano sanitario regionale. Previsto che la Regione con fondo ordinario provvederà allo svolgimento delle attività ordinarie dell’Arpab, mentre è previsto un apposito nuovo fondo che la Regione utilizzerà a favore dell’Arpab solo per cofinanziare progetti comunitari e statali candidati dalla stessa e approvati. Sotto il profilo tecnico-finanziario il disegno di legge non prevede un maggiore onere a carico del bilancio regionale, rispetto a quello già sostenuto per l’applicazione dell’abroganda legge regionale n. 27 del 1997, pur avendo previsto l’istituzione di un nuovo capitolo di spesa.<br /><br />La terza Commissione ha anche espresso parere favorevole all’unanimità sul provvedimento di Giunta concernente il “Piano Antincendio Regionale (PAR) 2015-2017 e schema di accordo quadro con il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”. L’atto ha avuto il sì dei consiglieri: Pietrantuono, Bradascio, Castelgrande, Robortella, Galante, Romaniello e Leggieri.<br /><br />Per il 2015, in attesa della definizione del processo di riordino del comparto forestale pubblico, ancora in itinere, viene confermato il modello di governance territoriale avviato nel 2012, che prevede la delega delle funzioni di cui alla legge regionale n. 42 del 1998 e sue modifiche, alle Aree Programma, per il tramite dei Comuni capofila, e alle due Amministrazioni provinciali, limitatamente ai Comuni capoluogo. Il territorio regionale è suddiviso in sette Aree Programma con i sette ambiti geografici delimitati dalla delibera di Giunta regionale 774 del 2009 in materia di Pois, alle quali si aggiungono le due Amministrazioni provinciali.<br /><br />Hanno preso parte ai lavori della Commissione il presidente Francesco Pietrantuono (Psi) e i consiglieri Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Francesco Mollica (Udc), Vincenzo Robortella, Carmine Castelgrande (Pd), Luigi Bradascio (Pp), Paolo Galante (Ri), Gianni Leggieri (M5s), Paolo Castelluccio (Pdl-Fi). Presente anche il consigliere Roberto Cifarelli (Pd) non componente la Commissione.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />