Riduzione costo dell'acqua, sì al disciplinare da terza Ccp

Il documento varato dalla Giunta in applicazione di una norma della legge di stabilità regionale 2015 è stato illustrato alla Commissione dal dirigente generale del Dipartimento Presidenza, Vito Marsico

Quaranta milioni di euro da utilizzare nel 2016 e nel 2017 per &ldquo;misure compensative del sistema tariffario del servizio idrico finalizzate al contenimento del costo della bolletta acqua per i titolari delle utenze nel territorio della Regione&quot;. Li ha stanziati la Regione con la legge di stabilit&agrave;: i 20 milioni disponibili per il 2016 saranno utilizzati per ridurre il costo delle bollette del servizio idrico integrato relative al 2015; quelli stanziati per il 2017 serviranno invece per ridurre il peso delle bollette dell&rsquo;acqua nel 2016. La terza Commissione, presieduta da Francesco Pietrantuono, ha espresso oggi parere favorevole all&#39;unanimit&agrave; (presenti al momento del voto, oltre al presidente dell&rsquo;organismo, i consiglieri Giuzio, Robortella, Bradascio, Pietrantuono, Rosa e Mollica) sul disciplinare che stabilisce le modalit&agrave; per il riparto di queste risorse. La Giunta ha ipotizzato innanzitutto di stanziare 1,4 milioni di euro per le famiglie che versano in condizioni di disagio economico (una somma quasi raddoppiata rispetto agli 800 mila euro stanziati per lo stesso scopo nell&rsquo;anno precedente), che dovrebbero comportare un abbattimento del 60 per cento dei costi sostenuti da queste famiglie per il 2015.<br /><br />La restante parte del finanziamento, pari a 18,6 milioni di euro, servir&agrave; invece per contenere i costi delle altre utenze. Complessivamente &ndash; ha spiegato il dirigente generale del Dipartimento Presidenza, Vito Marsico, che ha illustrato il provvedimento insieme a Donato Larocca, dirigente dell&rsquo;Egrib &ndash; in Basilicata ci sono 309 mila utenze domestiche e 19 mila utenze diverse (principalmente amministrazioni pubbliche ed utenze commerciali). La tariffa dell&rsquo;acqua per uso potabile viene calcolata per legge in modo da far fronte ai costi gestionali, stimati in Basilicata in 76 milioni di euro: 57 milioni di euro riguardano le utenze domestiche e 19 milioni di euro le altre. Nel provvedimento della Giunta si ipotizza di utilizzare l&rsquo;intera somma disponibile (18,6 milioni di euro) per coprire i costi delle utenze domestiche, il che comporterebbe una riduzione del 5 per cento del costo per le famiglie ma anche un aumento del 30 per cento per le altre utenze. Per questo motivo la Commissione ha approvato il provvedimento con una raccomandazione: in sostanza, fermo restando il contributo per le famiglie disagiate, si chiede alla Giunta di mantenere invariata per il 2015 la tariffa per le utenze domestiche, utilizzando per questo scopo l&rsquo;80 per cento della somma disponibile e riservando invece il 20 per cento per contenere il costo delle utenze commerciali (con esclusione, su proposta di Galante, degli esercizi commerciali che hanno macchine da gioco, ai sensi della legge regionale n. 30/2014 sulle &lsquo;Misure per il contrasto alla diffusione del gioco d&rsquo;azzardo patologico – G.A.P.&rsquo;).<br /><br />Alla riunione della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Pietrantuono (Psi), i consiglieri Giuzio, Robortella e Santarsiero (Pd), Galante (Ri), Bradascio (Pp), Mollica (Udc), Castelluccio (Pdl-Fi), Leggieri (M5s), Rosa (Lb-Fdi) e Pace (Gm).<br />

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