Il Comune di Potenza è all'ultimo posto della classifica del rating pubblico, preceduto da Frosinone e Brindisi. Lo evidenzia Luisa Rubino, responsabile diell'Associazione di consumatori Rete Sociale Attiva Basilicata. L’analisi, promossa da Fondazione Etica, è stata effettuata dall’Agenzia Rating Pubblico su un campione di nove comuni italiani: Cuneo, Brescia, Parma, Grosseto, Terni, Frosinone, Salerno, Brindisi, Potenza. Si basa sull’impiego uno strumento di valutazione della performance, trasparenza ed integrità delle Pubbliche amministrazioni, creato dall'Agenzia Rating Pubblico e calcolato su un algoritmo: per arrivare alla classifica si è tenuto conto di circa cento indicatori (quantitativi e qualitativi), suddivisi in sei macro-aree: «economico-finanziaria», «governance», «gestione del personale», «rapporto con i cittadini-utenti», «rapporto con imprese fornitrici», «rapporto con l’ambiente». Fattore di rilievo è che “Rating Pubblico adotta il punto di vista del cittadino, non necessita della collaborazione delle Pubbliche amministrazioni e nemmeno del loro assenso. Non si occupa solo di quanto spendono i Comuni, ma anche di come e per cosa, misura il grado di effettiva trasparenza, individua alert su possibili fenomeni di corruzione, contribuisce a prevedere il rischio di default. Oltre ai conti occorre verificare come si struttura la governance dell’amministrazione comunale, come gestisce il personale, come funzionano i servizi che eroga. La bocciatura di Potenza – prosegue l'avv. Rubino – rimanda un dato che impone una riflessione ad opera dell'amministrazione comunale e della città tutta.