Romaniello e Santarsiero hanno scritto all’assessore Liberali e al dg Marchese per affrontare con urgenza i problemi relativi alla convenzione fra il Comune e l’Italgas per gli insediamenti delle frazioni di Cappelluccia, San Giorgio e Lolla
“Evitare che i cittadini delle frazioni di Cappelluccia, San Giorgio e Lolla vengano beffati due volte: perché hanno atteso molti anni per poter essere allacciati alla rete del gas, e perché, a differenza dei cittadini che abitano a Pietragalla, non potrebbero usufruire dello sconto dell’80 per cento previsto dal contratto fra Comune e Italgas per i nuovi allacciamenti”. Con questo scopo i consiglieri regionali Giannino Romaniello (Gruppo misto) e Vito Santarsiero (Pd) hanno scritto una lettera all’assessore alle Attività produttive Raffaele Liberali e al dirigente generale del Dipartimento Giandomenico Marchese, perché venga convocato un incontro urgente in Regione.<br /><br />Della questione, spiegano Romaniello e Santarsiero, si è occupato nelle settimane scorse anche il difensore civico regionale Antonia Fiordelisi, che su sollecitazione dei cittadini delle frazioni di Cappelluccia, San Giorgio e Lolla ha interpellato l’Italgas. Ma la società ha fornito una interpretazione dell’art. 9 della convenzione “di parte e non rispondente alle reali volontà delle parti alla base della sottoscrizione”, affermano Romaniello e Santarsiero.<br /><br />“Considerando che la rete è stata costruita con fondi pubblici e che si tratta di estensione della rete oggetto della convenzione e quindi da considerarsi area interessata come primo impianto e che questa è stata concessa in comodato all’Italgas, in applicazione della convenzione – scrivono i due consiglieri regionali – occorre trovare una soluzione finalizzata ad evitare di trattare in modo differente cittadini residenti nello stesso Comune”.<br /><br />Romaniello e Santarsiero hanno chiesto che vengano convocati, oltre all’Italgas e al Comune di Pietragalla, sottoscrittori della convenzione, anche i rappresentanti del comitato dei cittadini e il difensore civico regionale.<br />