Registro tumori, una pdl di Navazio (Ial)

Giovedì 15 novembre il consigliere illustrerà alla stampa il progetto legislativo

“L’entrata in funzione del Registro Tumori non è più rinviabile”. Così il consigliere regionale Alfonso Ernesto Navazio presenta la sua proposta di legge “Modifica all’art.48 L.R .31 ottobre 2001, n.39 – Riordino e riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale. L’osservatorio Epidemiologico Regionale e il Registro Tumori della Basilicata”. L’iniziativa legislativa verrà presentata alla stampa giovedì 15 novembre alle ore 11.30 presso la sala B del Consiglio regionale.

“Sento il dovere morale, prima che quello civile di consigliere – sottolinea Navazio – di proporre una modifica alla L.R. 39/2001 istitutiva del Sistema Sanitario Regionale, oltre che proporre un Codice Etico e di Comportamento per il funzionamento del Registro Tumori. Non possiamo più permettere che i lucani siano cittadini di serie B rispetto alle regioni del Nord, cui mi piace fare il confronto per puntare ad obiettivi difficili , ma importanti e significativi per la salute pubblica”.

“Si tratta di una proposta di legge – fa sapere l’esponente di Ial – accompagnata dal Codice etico e di comportamento del Registro Tumori, utile a predisporre gli strumenti necessari a rendere concretamente operativo il Registro Tumori in Basilicata ad oggi sostanzialmente inoperante. Basta andare infatti, sul sito http://www.crob.it, alla pagina Registro Tumori in Basilicata, e notare come non compare alcun documento che regolamenti il Registro dei tumori; il Registro non è tra quelli accreditati presso l’AIRTUM (Associazione italiana dei registri tumori); con un link si rimanda ad una banca dati che offre i risultati di analisi delle sole SDO (Schede di dimissioni ospedaliere), per gli anni 1997-2006, solo per l’indicatore Incidenza, e non offre invece gli indicatori Mortalità e Prevalenza”.

“Attraverso una delibera di Giunta regionale, la n. 1277 del 26 giugno 2000 – afferma il consigliere – ad oggi ci si è limitati a: istituire il Registro dei tumori; stabilire che a formare il Registro dei tumori siano il Sistema Informativo Regionale, l’ Osservatorio Epidemiologico Regionale, l’Ufficio Sanità presso il Dipartimento Sicurezza e Solidarietà Sociale; demandare a tutte le aziende sanitarie della regione la nomina di un referente per i rapporti con il Crob per l’applicazione dei protocolli per il funzionamento del registro; affidare la gestione al Crob di Rionero in Vulture. Sulla base di questo, la proposta di legge vuole porsi dunque alcuni semplici obbiettivi: definire i soggetti interessati nel funzionamento del Registro Tumori e, attraverso l’obbligo all’adozione del Codice etico e di comportamento, i criteri per la comunicazione di informazioni confidenziali. E, infine, chiarire i rapporti tra le strutture incaricate di gestire il Registro Tumori ed obbligarle al concreto operare”.

Navazio precisa inoltre che “le risposte alle domande relative all’andamento dei tumori sul territorio, ai tempi di sopravvivenza, alle modalità di diagnosi, all’indice di mortalità, all’aumento o alla diminuzione di una determinata patologia oncologica rispetto agli anni precedenti, sono indispensabili ai fini della programmazione sanitaria, delle politiche per la prevenzione e per il controllo delle patologie oncologiche, della valutazione degli interventi, nonché della necessità di dare informazioni ed indicazioni corrette ed esaurienti ai cittadini malati di tumore”.

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