Registro Tumori, M5s: scettici per aggiornamento dati

Perrino e Leggieri: “L’accreditamento non è ancora arrivato e i dati sono ancora incompleti, abbiamo solo una certezza: la Basilicata non è più quell’isola ‘felice’ in materia di neoplasie”

&ldquo;Ancora una volta si assiste con sconcerto alla diffusione di informazioni, parziali e tendenziose, che alimentano l&rsquo;immagine di una sanit&agrave; di eccellenza in Basilicata, una vera e propria &lsquo;certezza&rsquo; per i lucani, di qualit&agrave; superiore a quella di molte regioni anche non meridionali&rdquo;. E&rsquo; quanto dichiarano i consiglieri regionali del M5s, Gianni Perrino e Gianni Leggieri che aggiungono: &ldquo;I soliti pifferai magici continuano a svolgere egregiamente il proprio lavoro: gioved&igrave; in commissione consiliare sanit&agrave;, il neo direttore generale dell&rsquo;ospedale rionerese e il responsabile dalla sua costituzione del Registro Tumori della Basilicata (RTB), Rocco Galasso, hanno illustrato le modalit&agrave; attraverso le quali stanno aggiornando lo stesso registro. Si vorrebbe far passare il messaggio che l&rsquo;attivit&agrave; del registro tumori lucano, oggi, possa rappresentare una delle migliori d&rsquo;Italia&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Peccato che quel reparto del Crob-Irccs di Rionero &ndash; proseguono i consiglieri – non sia ancora stato accreditato dalla associazione italiana che si occupa di registri tumori, la Airtum, associazione che garantisce la scientificit&agrave; e attendibilit&agrave; delle procedure seguite per la raccolta dei dati: &egrave; da molti anni che Galasso riferisce, sempre in commissione sanit&agrave;, che &lsquo;a breve&rsquo; l&rsquo;accreditamento ci sar&agrave;. Peccato che per poter confrontare i dati lucani con quelli europei, il Rtb utilizzi dati standardizzati che abbassano artificialmente il numero di casi ogni 100.000 abitanti. Peccato che, inoltre, manchino i dati relativi ai tumori alla tiroide in quanto le strutture fuori regione si rifiuterebbero di inviare i dati al Crob per ragioni di privacy dei pazienti. Non sfugge il dato vero che emerge: e cio&egrave; che l&rsquo;incidenza delle patologie tumorali in Basilicata &egrave; in aumento&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Appare, allora &ndash; sottolineano Perrino e Leggieri – comprensibile lo scetticismo nei confronti del registro tumori della Basilicata. Uno scetticismo che viene dal passato: quando i numeri che venivano forniti erano assai diversi da quelli reali. La stampa ne ha dato ampio conto. E da Rionero giungevano in continuazione promesse che le lacune e le deficienze strutturali sarebbero state colmate al pi&ugrave; presto. Intanto, sono trascorsi oltre 5 anni da allora, l&rsquo;accreditamento non &egrave; ancora arrivato e i dati sono ancora incompleti. Abbiamo purtroppo solo una certezza – concludono gli esponenti di M5s – : la Basilicata non &egrave; pi&ugrave; quell&rsquo;isola &lsquo;felice&rsquo; in materia di neoplasie. Anzi, sta rapidamente raggiungendo i livelli di tutte le altre regioni pi&ugrave; industrializzate italiane (dove oggi il trend dell&rsquo;incidenza delle patologie tumorali &egrave; in calo) con punte preoccupanti nel Vulture Melfese, insieme a Potenza e Matera&rdquo;.<br />

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