Per il capogruppo di Lb-Fdi “quelli impegnati a chiedere il voto per il si, che già si sfregavano le mani per qualche obolo promesso da Renzi in caso di vittoria, saranno presto rottamati”
“È la seconda volta che la Basilicata si esprime contro il sistema che ha strozzato la nostra Regione negli ultimi vent’anni. Un’analisi del voto non può prescindere da una valutazione nel merito. Agli Italiani il diritto di voto piace. Ai lucani ancora di più. La riforma costituzionale era sbagliata. Il voto indiretto snatura la democrazia e gli Italiani sono stanchi di delegare, ad una classe politica incapace, chi deve rappresentarli”. Lo ha dichiarato il capogruppo di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia Gianni Rosa.<br /><br />“Come negli Usa – ha aggiunto -, la gente boccia l’establishment. Boccia Confindustria, i sindacati, le lobby e le banche. Boccia l’Europa e i trasformisti, Alfano, Verdini e Casini. E sono i giovani a farlo: il no spopola tra gli under 34 (81 per cento per il no). In Basilicata, i lucani non sono da meno: i Pittella, De Filippo, Bubbico, Margiotta, Antezza, Braia, Pietrantuono, Polese, Pace, Viceconte e Taddei e tutti gli altri subiscono una sonora sconfitta. Ancora più grande di quella a livello nazionale. Se in Italia il no vince con una percentuale del 59 per cento, in Basilicata lo fa con una del 66 per cento”.<br /><br />“Cosa significa? Che i traditori dei lucani e i trasformisti della politica – ha concluso Rosa -, quelli impegnati a chiedere il voto per il si, che già si sfregavano le mani per qualche obolo promesso da Renzi in caso di vittoria, saranno presto rottamati. I renziani, defilippiani, margiottiani, i Popolari, e chi più ne ha ne metta, traggano le debite conseguenze: staccarsi dalle esigenze e dai bisogni dei cittadini, per rincorrere interessi personali, non paga. La gente non dimentichi che questi signori non li rappresentano e che avrebbero venduto l’anima per qualche seggiola in più. Il popolo sovrano vince, il sistema perde. Con buona pace di Pittella & Co”.<br />