Referendum petrolio, Rosa: noi siamo pronti a votare subito

Il capogruppo di Lb-Fdi chiede a Lacorazza di chiarire “il suo atteggiamento un po’ schizofrenico. Perché si procrastina l’approvazione di una deliberazione consiliare per proporre il referendum abrogativo e, poi, lo si propone in ‘prima persona’?”

&ldquo;Il presidente Lacorazza scrive a tutti i Consigli e a tutti i consiglieri regionali per presentare la &lsquo;sua&rsquo; proposta di referendum abrogativo degli articoli dello Sblocca Italia che riguardano le estrazioni petrolifere. E cosa dobbiamo rispondergli? Favorevoli, anzi favorevolissimi&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo di Lb-Fdi, Gianni Rosa.<br /><br />&ldquo;Ovviamente &ndash; precisa l&rsquo;esponente politico – noi siamo quelli delle proposte di legge sui maggiori controlli e sulla moratoria &lsquo;temporanea&rsquo; delle estrazioni. Siamo quelli che sono scesi in piazza a fianco del popolo prima dell&rsquo;approvazione dello Sblocca Italia, dopo l&rsquo;approvazione del decreto prima che diventasse legge, affinch&eacute; la Regione sollevasse la questione di illegittimit&agrave; costituzionale delle norme in questione. Siamo quelli che hanno spinto per l&rsquo;impugnativa. Noi siamo quelli della mozione, approvata a settembre, che impegnava il presidente della Regione, in caso di mancata abrogazione o modifica sostanziale degli articoli 36, 37 e 38 del decreto 133 del 12 settembre 2014 da parte del Governo Renzi, ad impugnare innanzi la Corte Costituzionale. E ci hanno risposto che eravamo quelli volevamo cavalcare l&rsquo;onda del dissenso. Eravamo i populisti. Oggi, diamo a Lacorazza il benvenuto nel mondo dei populisti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Tuttavia &ndash; osserva ancora Rosa – non possiamo esimerci dal ricordare al presidente Lacorazza che lui, invece, &egrave; quello che, l&rsquo;8 novembre, dichiarava che l&rsquo;articolo 38 andava impugnato mentre il 4dicembre votava contro l&rsquo;impugnativa dello Sblocca Italia. Perch&eacute;? Perch&eacute; era meglio percorrere la strada del dialogo. Cosa sar&agrave; cambiato tra novembre e dicembre? E ancora, il 29 luglio, sulla mozione, da noi firmata, che prevedeva la richiesta di referendum abrogativo sulle norme dello Sblocca Italia che riguardano le estrazioni, Lacorazza ha votato per il rinvio in Commissione consiliare. Oggi, invece, propone egli stesso i quesiti referendari. Ora, questo atteggiamento, ci scuser&agrave; il presidente del Consiglio regionale, un po&rsquo; schizofrenico dovrebbe essere quantomeno chiarito. Perch&eacute; prima ci si dichiara contro lo Sblocca Italia e poi si vota contro l&rsquo;impugnativa, nonostante 7 Regioni l&rsquo;hanno fatto? Perch&eacute; si procrastina l&rsquo;approvazione di una deliberazione consiliare per proporre il referendum abrogativo e, poi, lo si propone in &lsquo;prima persona&rsquo;? Ci scuser&agrave;, di nuovo, il presidente per il gioco di parole. Tuttavia resta il fatto che Lacorazza dimostra semplicemente che la corsa ai posizionamenti personali, nel Pd lucano, &egrave; aperta in vista del congresso regionale di fine settembre. Probabilmente le correnti di Pittella e i renziani, da un lato, e quella di Speranza e Bubbico, dall&rsquo;altro, rischiano di oscurare quello che era l&rsquo;astro nascente del centrosinistra di Basilicata e pertanto &egrave; meglio rispolverare un po&rsquo; l&rsquo;immagine indossando la casacca del &lsquo;notriv&rsquo;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ad ogni buon conto &ndash; conclude Rosa -, da populisti, noi eravamo, siamo e saremo contro le norme incostituzionali dello Sblocca Italia. E, quindi, a favore del referendum abrogativo. Speriamo che, alla resa dei conti, il presidente Lacorazza non si tiri indietro come ha gi&agrave; fatto nei mesi scorsi. Noi siamo disposti a votare la proposta anche luned&igrave;, nel prossimo Consiglio regionale, soprattutto considerando che per votare i referendum nella primavera 2016, la scadenza per presentare i quesiti &egrave; il prossimo 30 settembre. Ma Lacorazza &egrave; altrettanto pronto a proporli ufficialmente al Consiglio?&rdquo;.<br />

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