Referendum petrolio legittimi, Lacorazza: altro passo avanti

Il presidente del Consiglio regionale: “Attendiamo fiduciosi il giudizio di ammissibilità della Corte costituzionale. Le Regioni promotrici dei sei quesiti referendari saranno pronte e organizzate se le norme non dovessero cambiare

&ldquo;Con la decisione dell&#39;Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione, che ieri ha ultimato con esito positivo la verifica di legittimit&agrave; della procedura per la presentazione di 6 referendum abrogativi di alcune parti dell&rsquo;art. 38 della legge sblocca Italia e dell&rsquo;art. 35 del decreto sviluppo, l&rsquo;iniziativa avviata da dieci Regioni italiane fa un altro passo in avanti. Ora attendiamo fiduciosi il giudizio della Corte costituzionale, che dovr&agrave; esprimersi sull&rsquo;ammissibilit&agrave; dei quesiti referendari. Il si della Cassazione &egrave; un buon punto di partenza, che testimonia l&rsquo;ottimo lavoro tecnico &ndash; giuridico che &egrave; alla base dell&rsquo;iniziativa referendaria&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza.<br /><br />Il 9 dicembre a Roma. torneranno a riunirsi&nbsp; delegati delle Regioni promotrici dei sei quesiti referendari &ldquo;che &ndash; sottolinea Lacorazza -, &egrave; bene ricordarlo, riguardano diversi aspetti delle procedure autorizzative delle attivit&agrave; petrolifere previste dall&rsquo;art. 38 della legge sblocca Italia e, per quanto riguarda le trivelle in mare, dell&rsquo;art. 35 del decreto sviluppo. Le Regioni saranno pronte e organizzate se le norme in questione non dovessero cambiare, cosa che comunque auspichiamo. L&rsquo;obiettivo &egrave; quello di restituire ai territori la possibilit&agrave; di partecipare alle decisioni che li riguardano, per ripristinare il principio di leale collaborazione fra Stato e Regioni e migliorare l&rsquo;efficacia e l&rsquo;efficienza delle istituzioni pubbliche senza trascurare il percorso democratico&rdquo;.<br /><br /><br />

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