Referendum petrolio, Lacorazza: permangono alcune criticità

Il presidente a margine della riunione che si è svolta a Roma: “Su sterilizzazione del piano delle aree, durata di vita utile del giacimento e doppio rilascio dei titoli concessori presenteremo una memoria alla Corte costituzionale”

Ha avuto luogo oggi a Roma, presso la sede della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, la riunione dei delegati delle dieci Regioni che hanno promosso il referendum abrogativo di alcune parti dell&rsquo;art. 38 del decreto &ldquo;sblocca – Italia&rdquo; e dell&rsquo;art. 35 del decreto &ldquo;sviluppo&rdquo; sulle trivellazioni in mare e terraferma.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;emendamento proposto dal Governo e contenuto nella legge di stabilit&agrave; &ndash; ha affermato Piero Lacorazza, presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Regione capofila dell&rsquo;iniziativa referendaria &ndash; rappresenta un passo avanti nella direzione auspicata del ritiro di alcune norme che ledono fortemente i diritti delle Regioni e costituiscono un grave pericolo per l&rsquo;ambiente. Dall&rsquo;incontro &egrave; emerso che permangono alcune criticit&agrave; che non sembrano essere state sciolte dall&rsquo;intervento normativo e che saranno oggetto di una memoria che presenteremo alla Corte costituzionale: in particolar modo, in merito alla sterilizzazione del piano delle aree, alla durata di vita utile del giacimento, al doppio rilascio dei titoli concessori&rdquo;.<br /><br />Per questi motivi in vista dell&rsquo;udienza calendarizzata presso la Corte Costituzionale &egrave; stata indetta una conferenza stampa per venerd&igrave; 8 gennaio 2016, alle ore 11.00, in via Cossa 41 a Roma &ndash; sede della Conferenza.&nbsp;

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