Il consigliere regionale dell’Udc che con una missiva si rivolge al Presidente della Repubblica, evidenzia: “La necessità di adoperarsi affinché il popolo lucano possa utilizzare, in maniera valida ed efficace l’importante strumento referendario”
Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, con un accorato appello, interessa il Presidente della Repubblica in merito al delicato tema del referendum abrogativo in materia energetica e ambientale, ammesso dalla Corte Costituzionale lo scorso 19 gennaio, chiedendo il suo intervento per accorpare in un’unica data le prossime elezioni amministrative con la consultazione referendaria.<br /><br />Nel sottolineare le criticità che questa “risorsa” ha comportato e comporta per la nostra Regione “ormai considerata solo ai fini estrattivi – Mollica evidenzia – la necessità di adoperarsi affinché il popolo lucano possa utilizzare, in maniera valida ed efficace l’importante strumento referendario”.<br /><br />“La risaputa disaffezione del corpo elettorale verso la politica – continua Mollica - che in caso di più tornate elettorali si potrebbe tradurre nella mancata o scarsa partecipazione, rischia di vanificare tutto il percorso compiuto finora nella direzione di modificare le norme imposte dal Governo centrale”. <br /><br />“Tanta è l’importanza – a parere del Vicepresidente del Consiglio regionale – di affrancare la nostra terra dalle prospettive apocalittiche che si stanno prospettando da coinvolgere direttamente il Presidente della Repubblica, a cui è riconosciuta dalla Carta Costituzionale la prerogativa di indire il referendum”.<br /><br />Il vicepresidente Mollica ha, dunque, ritenuto di rivolgersi direttamente al Capo dello Stato, sperando che “non rimanga indifferente al forte appello rivoltogli su un tema così delicato quale quello del futuro di una regione che tanto sta dando in termini energetici e che vorrebbe continuare ad esistere, geograficamente e demograficamente, preservando la sua identità e la sua gente”.<br />