Referendum e media, Lacorazza: garantire informazione Rai

Il presidente del Consiglio regionale chiede che dal 3 marzo sulle reti del servizio pubblico siano disponibili gli spazi informativi sui contenuti della consultazione referendaria

La comunicazione inviata dal direttore dell&rsquo;Agcom Benedetta Alessia Liberatore alle reti televisive ed ai Corecom circa la necessit&agrave; &ldquo;di assicurare ai cittadini, nelle more dell&rsquo;approvazione dei regolamenti attuativi della legge n. 28/2000, una informazione corretta, imparziale e completa sul tema referendario&rdquo;, viene valutata positivamente dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata Piero Lacorazza.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; un primo passo &ndash; afferma – per indurre il sistema radiotelevisivo ad &lsquo;accorgersi&rsquo; che il 17 aprile si terr&agrave; il referendum sulle trivelle in mare ed occorre avviare la programmazione di tutti gli spazi che possono essere utilizzati per permettere ai cittadini di conoscere la materia del contendere e formarsi liberamente un&rsquo;opinione. In attesa che i regolamenti vengano definiti e che domani la Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai discuta la questione, &egrave; lecito aspettarsi che tutte le emittenti televisive riescano a programmare a partire dal 3 marzo, la data da cui decorrono i 45 giorni obbligatori di campagna referendaria, sia la presenza dei messaggi autogestiti che degli spazi nelle tribune elettorali e nei programmi di informazione e di intrattenimento&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Permane ancora qualche criticit&agrave; da definire con l&rsquo;Agcom &ndash; afferma ancora Lacorazza &ndash; che &egrave; chiamata a individuare percorsi diversi da quelli molto limitativi gi&agrave; indicati rispetto alla particolarit&agrave; di una par condicio che non pu&ograve; ledere prerogative regioni referendarie&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br />

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