“Reddito Ponte”, Napoli: ritardi ingiustificabili

Per l’esponente del Pdl “a causa di un colpevole ritardo della pubblicazione dell’avviso per la ‘costituzione del catalogo dei percorsi formativi settoriali e specialistici’ tanti ragazzi dovranno cercare fortuna in altri lidi”

“Che il problema dell’occupazione giovanile non sia una priorità nell’agenda politica regionale è chiaro da tempo. Siamo ancora una volta in controtendenza rispetto a quanto si sta cercando di attuare a livello nazionale. Pensiamo ad esempio ai progetti proposti dal Ministero per la Gioventù ai quali la Regione Basilicata non fa alcun riferimento. Motivi di campanile, non vi è dubbio”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli a parere del quale “i giovani lucani vengono abbandonati al proprio destino; sono considerati quasi un peso per la società, tanto da sembrare sempre più spinti a cercare fortuna altrove”.

“Una dimostrazione – prosegue Napoli – la si è già avuta con il fallimento del progetto Gel, improntato sulla formazione finalizzata all’occupazione. Le giovani eccellenze lucane, a distanza di tanti anni, sono ancora disoccupate e consapevoli di essere vittime di quell’illusione a cui il governo regionale di centro–sinistra ci ha abituati”. “Oggi – sottolinea il consigliere – un’altra tegola si sta abbattendo sulle giovani generazioni in attesa di prima occupazione. Il riferimento va a tutti quei ragazzi ammessi al progetto ‘Reddito Ponte’. Per loro il futuro è compromesso ancor prima di cominciare la nuova avventura”.

“Apprendiamo, con rammarico, che a causa di un colpevole ritardo delle pubblicazione dell’avviso per la ‘costituzione del catalogo dei percorsi formativi settoriali e specialistici’, i ragazzi ammessi al progetto saranno costretti a trascorrere cinque mesi della loro vita nell’obbligo del dolce far nulla.
Un periodo troppo lungo – afferma Napoli – per il quale non si può giustificare questa sciagurata conduzione politico-amministrativa. Il tempo di attesa è troppo lungo e sarà logica conseguenza quella di assistere alla rinuncia al progetto di tanti ragazzi che si vedranno costretti ad andare a cercare fortuna per altri lidi”. “Con questo – conclude Napoli -, un risultato la Giunta De Filippo lo otterrà. Allontanando dalla Basilicata un altro cospicuo gruppo di giovani otterrà la diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile regionale. Astuta strategia di chi non ha capacità di lungimiranza per la politica di programmazione”.

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