Rapporto impresa e competitività, dichiarazione di Scaglione

Per il consigliere regionale dei Popolari uniti sono positivi gli impegni finanziari messi in campo con il bando sulle Piccole e medie imprese, ma “occorre far seguire i fatti agli annunci, superando le dinamiche macchinose del sistema burocratico”

“Il rapporto impresa e competitività 2010 presentato questa mattina nella sede di Confindustria ha segnato sicuramente un elemento di novità nel panorama di dati e cifre che si rappresentano a corredo di nuove ricette economiche. Lo sostiene il consigliere regionale Luigi Scaglione (Pu), il quale parla di una “conferma” circa “il sistema di piccole imprese che in Basilicata soffre una crisi di tenuta indipendentemente dalle condizioni difficili che il mercato oggi registra”.

“Così come rilevato dagli osservatori e sostenuto anche dal presidente di Confindustria – spiega il consigliere regionale – si tratta di una crisi legata anche alle dinamiche macchinose di un sistema burocratico che allunga i tempi di attesa nell’utilizzo di impegni finanziari, non necessariamente pubblici. Impegni finanziari che la Regione ha messo in campo anche con gli ultimi bandi delle Pmi, ma per i quali le procedure, le azioni di controllo, le continue modifiche di impegni richiesti alle aziende, producono tardi e male i loro effetti. Su questo fronte, come Popolari uniti, abbiamo dimensionato la nostra iniziativa politica sollecitando quel tavolo di confronto che il presidente De Filippo ha finalmente annunciato oggi e che speriamo non resti nell’alveo delle opportunità mancate”.

A parere di Scaglione, “questo è il momento di sintesi più idoneo che le imprese sollecitano e che una politica moderna deve attuare superando passaggi cruciali e condizionando, di contro, i giudizi di merito sui dirigenti e i funzionari regionali, proprio in relazione alla rapidità del processo analisi – impegno spesa – investimento, al quale anche le imprese dovranno adeguarsi investendo di più anche sulla qualificazione del proprio personale. Il circuito vizioso capace di produrre effetti positivi – ha concluso l’esponente dei Popolari uniti – sta anche in questo coraggio che le istituzioni e le imprese devono condividere senza contrapposizioni. Va promossa una nuova alleanza nel nome delle piccole imprese lucane (il 99% si è detto sono sotto la soglia dei 50 addetti) che vanno accompagnate nel processo di cambiamento culturale nel passaggio dall’isolamento a quello della condivisione. E la Regione deve fare appieno la sua parte in tempi brevi, senza fermarsi ai proclami”.

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