“La Basilicata non può più accettare supinamente le scelte di un governo scellerato e del suo reggente Matteo Renzi”. E’ quanto dichiara il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia An Donato Ramunno il quale in una nota sottolinea: “Aumento delle estrazioni, la cui decisione è ad esclusivo appannaggio di Renzi, scorporo dal patto di stabilità solo delle royalties rinvenenti dalla maggiorazione delle estrazioni e per finire, per quanto sia una elemosina e una scelta che non condividiamo nel modo e nel merito, soppressione della card carburanti. Questo nella sostanza è quanto contenuto nel decreto sblocca Italia, varato in un giorno di fine agosto, tra un gelato e una barzelletta, specchio di una Italia vinta dalla decadenza.
La Basilicata questa volta non può accettare inerme ed immobile queste decisioni che penalizzano fortemente la nostra terra e che la umiliano. Non invoco rivolte o sommosse popolari, quelle ancora no. Invoco che la politica, quella che conta, quella che si aggira nei palazzi romani, svolga il suo ruolo. L'onorevole Speranza, è capogruppo del PD alla camera dei deputati. Vito De Filippo è viceministro, insieme a Bubbico. E poi Gianni Pittella a Bruxelles e gli altri tanti parlamentari lucani di ogni colore. Ora tocca ai politici dell'altra parte dimostrare come vogliono tutelare la nostra regione.
Il nostro Rocco Papaleo dice la "Basilicata esiste". È vero esiste. Se ne è accorto pure Matteo Renzi. Esiste eccome, pure col suo petrolio. Per questo noi rispondiamo a Matteo Renzi e Rocco Papaleo che i lucani esistono”
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