"A conclusione dell’incontro tenutosi ieri sera presso il centro sociale di Rionero, con il governatore della Regione, Pittella, sul futuro e sulle prospettive di crescita dell’ospedale oncologico Ircss Crob di Rionero, restano inalterate le mie preoccupazioni. Le quali non derivano né da una parziale imminente chiusura, né da un suo possibile depotenziamento, quanto piuttosto dalla perdita del ruolo di riferimento o coordinamento o hub, chiamiamolo come ci pare, dell’intera rete oncologica regionale, svolto dallo stesso Crob". Lo afferma, in un comunicato, Donato Ramunno, dirigente nazionale Fratelli d’Italia-An.
"In questo senso, nel piano sanitario regionale, abbiamo avuto garanzie da parte del presidente e dei numerosi consiglieri regionali presenti, che verrà ristabilito tale ruolo, che per il momento non si capisce per quale motivo e per quale volontà è stato stralciato.
A questo si aggiunge l’aspetto concorrenziale della radioterapia con l’imminente apertura al San Carlo di Potenza (il 2 ottobre) e tra breve anche a Matera, le quali, inevitabilmente, sottrarranno numeri in termini di pazienti e quindi di risorse economiche, che influenzeranno negativamente sullo sviluppo dell’ospedale di Rionero e sul suo obiettivo di diventare ancor di più eccellenza e riferimento, non solo della Basilicata, ma dell’intero Mezzogiorno d’Italia.
Resto convinto che disperdere risorse in mille Rivoli sia stata una scelta politica sbagliata. Mi rendo anche conto del disagio che subiscono i pazienti nel dover affrontare lunghi viaggi sulle tortuose strade lucane e che nel frattempo i reparti di radioterapia a Potenza e Matera stanno per essere inaugurati. A questo punto credo che la soluzione migliore sia quella di tramutarli in reparti satelliti del Crob, amministrativamente e scientificamente, facenti totalmente capo alla direzione dell’ospedale di Rionero".
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