Rai, Margiotta su piano editoriale

 "Prolegomeni, cioè un trattato introduttivo. Questa definizione darei alla presentazione fatta oggi dai vertici Rai del piano editoriale perché oltre a prolegomeni non ho ascoltato nulla di concreto. Per esempio avrei voluto sapere, forse in Vigilanza se ne doveva dare conto visto che tante volte abbiamo discusso il ruolo di Carlo Verdelli, perché si è dimesso? Quali parti del suo piano non sono piaciute al Cda? Perché è stato ritenuto utile, lo considero positivo ma una scelta che rinnega la precedente quindi da motivare, non sostituirlo? E chi risponde del tempo perso mancando ancora un piano editoriale a due anni dall'insediamento?". Lo dichiara il senatore Salvatore Margiotta, componente della Commissione di Vigilanza Rai al termine dell'audizione di presidente e direttore generale della Rai a palazzo San Macuto. E ancora sul piano Verdelli, "pubblicato da un settimanale ancor prima di essere presentato in Cda", sottolinea Margiotta. "Com'è possibile? Ho letto di un'indagine, a cosa ha portato o è l'ennesima che resta in aria? E quali provvedimenti avete preso sulle assunzioni giudicate irregolari dall'Anac?", continua il senatore Pd chiedendo barlumi anche sul Piano industriale: "lascia interdetti che un'azienda a fine gennaio non abbia ancora una programmazione". Ultimo passaggio sugli sprechi: "se è vero che solo per Rai Rai partiranno per Sanremo, con viaggio pagato dai contribuenti, un'esercito di 56 persone. Non solo: sprechi sono anche le risorse interne da valorizzare o almeno da utilizzare, ancor più se percepiscono lauti stipendi", dice Margiotta. "Ad esempio l'ex direttore Andrea Vianello, è o non è una vostra professionalità in campo? Come lo state utilizzando?". Infine due criticità evidenziate dal commissario: "ieri un'altra grande giornata per Rai Cinema, ma i segnali di voler rafforzare una struttura che lavora bene e produce sembrano davvero deboli, anzi. Che strategie metterete in campo per difenderla dalla concorrenza del nuovo polo firmato Sky-Cattleya?". Infine sul progetto di accorpamento Rai News-TgR, "i dubbi di chi come me ritiene le sedi regionali e il territorio aspetto pregnante del servizio pubblico. Attenzione a come modulerete l'offerta, per non rischiare di perdere una delle specificità migliori della Rai".
bas04

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