“Quella a cui da tempo assistiamo è una vergogna alla quale si aggiungono disagi e timori di carattere sanitario”
“ ‘A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca’”. Rubiamo questa citazione a Giulio Andreotti perché calza a pennello e dimostra la scarsa credibilità di cui godono l’amministrazione comunale potentina e più in generale l’intero centro-sinistra lucano. Ancora una volta, la nostra attenzione viene attratta dai cumuli di spazzatura sparsi in ogni dove lungo le strade cittadine”. E’ quanto sostiene il consigliere comunale e regionale, Michele Napoli (Pdl), il quale sottolinea che “ciò che viene raccontato è che il disagio, questa volta, è stato causato dalla mancanza di carburante che ha impedito all’Acta l’utilizzo dei mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti. Bene, da tre giorni lo sciopero degli autotrasportatori è terminato, in città circolano tutti senza problemi perché il combustibile c’è. Guarda caso, solo i mezzi dell’Acta hanno ancora i serbatoi vuoti. Cosa si nasconde dietro questa ennesima scusa?”
“Di qui – continua il consigliere – sorge il sospetto di cui all’esordio di questa nota.
L’impossibilità di far circolare i mezzi potrebbe essere l’ultimo degli espedienti utilizzati per coprire le carenze strutturali di un sistema rifiuti che in Basilicata è agonizzante.
Le poche discariche disponibili sono ormai alle soglie della saturazione e di conseguenza risulta difficile conferire le quantità di spazzatura che la città di Potenza produce.
Ecco perché, anche questa volta, saremo vigili nel controllare se, e in quanto tempo Potenza sarà ripulita dall’immondizia. Di certo non faremo sconti a nessuno, pronti a rappresentare la verità dei fatti per renderne partecipi i cittadini”.
“Il capoluogo lucano – afferma Napoli – non può continuare a vivere con questa spada di Damocle sul capo. Quella a cui da tempo assistiamo è una vergogna alla quale si aggiungono disagi e timori di carattere sanitario. Questi sono i problemi seri da affrontare. Queste le vere priorità.
Queste le emergenze da superare, per evitare che si ripresentino e perché si possa parlare di ‘qualità della vita’ o di ‘città cultura’. Altro che Ztl”.
“In questi ultimi giorni – conclude Napoli -impedire l’accesso al centro storico è servito solo a nascondere lo scempio procurato dai rifiuti al nostro borgo antico.