Secondo appuntamento con il ciclo di seminari “Luoghi non comuni del futuro”, realizzato dal GAL Lucania Interiore e da Fondazione Appennino, che ha preso il via da Sant’Arcangelo lo scorso 7 febbraio.
Si tratta – spiega una nota della fondazione Appennino – di un’iniziativa che si articola in cinque incontri con l’obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità. E dopo il primo appuntamento dedicato all’enogastronomia, il prossimo evento, in programma a Tramutola il 20 febbraio, si intitola Quando “AI” sta per Aree Interne” e vedrà al centro i temi della sostenibilità e dell’innovazione. L’iniziativa infatti si pone lo scopo di stimolare il dibattito e offrire strumenti pratici per promuovere uno sviluppo sostenibile e innovativo nei territori interni, mettendo in primo piano la capacità di accoglienza delle comunità locali, non soltanto in chiave turistica, con il tentativo di superare alcuni tra i luoghi comuni più frequenti.
«Innovazione e sostenibilità – recita appunto la descrizione dell’evento – sono due ambiti che molto spesso possono prestare il fianco a luoghi comuni. E nelle aree interne ancor più si corre il rischio di affidarsi a modelli copia/incolla presi in prestito da altre realtà. Dunque davvero per fare innovazione dobbiamo inseguire l’ultima frontiera delle nuove tecnologie, sempre e dovunque? Cosa intendiamo per sostenibilità e come ci rapportiamo a tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030, applicandoli alle necessità delle nostre comunità? Come possiamo declinare le nuove sfide dell’AI alle esigenze delle aree interne? Ci poniamo un po’ di domande per riflettere su questi e proviamo a portare esempi di buone pratiche in via di sperimentazione».