Pubblici dipendenti, Uil: risorsa per sviluppo e governance

“La soluzione prospettata dal ministro Patroni Griffi per la Pubblica Amministrazione è irricevibile. Troppo facile risolvere il problema della P.A. con 4.000 tagli al personale. Specie in Basilicata i pubblici dipendenti sono una risorsa fondamentale per attuare la riforma della governance territoriale, che continua a subire battute d’arresto sia sul versante delle autonomie locali che nel comparto agricolo, accelerare i programmi di spesa e di sviluppo, abbattere la burocrazia”. E’ quanto sostengono in una nota congiunta la Uil e la Uil-Pa della Basilicata sollecitando il Ministro di pronunciarsi chiaramente su gli oltre 400mila precari nel settore pubblico, lavoratori che sono da anni in attesa di una stabilizzazione, il cui futuro non può rientrare negli esuberi annunciati da Patroni Griffi. “Il precariato nella Pubblica amministrazione – è scritto nella nota – è una realtà anche nella nostra regione a cui non si e' mai cercato di trovare una soluzione fattibile. Dentro l'ennesimo taglio ci sono spesso giovani altamente qualificati che mettono la loro professionalità al servizio dei cittadini, garantendo la funzionalità dei servizi più essenziali. Con questo provvedimento – continua – si bloccherà per sempre il ricambio generazionale di un settore tra i più vecchi d'Europa con un'età media di circa 50 anni e con solo il 10 per cento del lavoratori a tempo indeterminato sotto i 35 anni”. Secondo Carmine Vaccaro, segretario regionale Uil, "siamo in presenza di un'operazione contabile in cui a pagare il prezzo sono i dipendenti pubblici, la qualità dei servizi, e quindi direttamente i cittadini, senza che sia avvenuta una reale discussione sulla qualità e sull'efficienza della Pubblica Amministrazione. Nei prossimi giorni – aggiunge -occorrerà capire la vera entità dell'operazione che si vuole mettere in campo, anche nei confronti di altre amministrazione pubbliche, a partire da quelle locali, ribadendo che il nostro Paese ha bisogno non di meno pubblico, ma di un pubblico più efficiente. Attendiamo, inoltre – conclude Vaccaro – che si avvii rapidamente il tavolo sui precari che rischia dopo la vicenda degli esodati di aprire un altro pesante buco nero nel mondo del lavoro, coinvolgendo decine di migliaia di persone in una condizione di assoluta mancanza di prospettive".

bas 06

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