Psr, Mattia: contro rischio disimpegno nessuna indicazione

Il consigliere regionale del Pdl si chiede “da dove derivi l’ostentata certezza dell’assessore nello scongiurare, al 31 dicembre prossimo, il rischio di disimpegno automatico”

“Finalmente dalla seduta di ieri a Matera del Comitato di sorveglianza del Feasr – Psr 2007-2013 è venuta la conferma e l'ammissione diretta dell'assessore Mastrosimone che il rischio disimpegno è reale. In verità, secondo i dati della Rete Rurale Nazionale (organismo ufficiale del ministero) i soldi da spendere, al 31 ottobre scorso, sono molti di più, esattamente 47 milioni 94 mila 689 euro e 9 centesimi (12,7% della dotazione del sessennio). A meno che in un mese, vale a dire in tutto quello di novembre, si è stati capaci di imprimere un'accelerazione sino a spendere quasi 18 milioni di euro in 30 giorni arrivando a 29 milioni, come ha riferito l'assessore”.

E' quanto sostiene il consigliere regionale Franco Mattia (Pdl) aggiungendo che “a parte la proposta di istituire un fondo Iva, tutta da verificare per fattibilità, non mi pare siano emerse indicazioni chiare su come annullare la cifra ‘ballerina’ di soldi che si potrebbero restituire a Bruxelles. Posso però assicurare, in qualità di presidente del Comitato di Vigilanza sull'attività dell'Arbea, che l'Azienda ha smaltito il consistente arretrato di pratiche di aiuti comunitari accumulato negli ultimi anni, dimostrando di avere le carte in regola per il ripristino del riconoscimento di ente pagatore degli aiuti Pac. Il problema dei ritardi riguarda i nuovi bandi 2012 e la burocrazia del Dipartimento Agricoltura. Continuo a chiedermi da dove derivi l’ostentata certezza dell’assessore nello scongiurare, al 31 dicembre prossimo, il rischio di disimpegno automatico”.

“Piuttosto – conclude Mattia – a Bruxelles si parla insistentemente di riduzione complessivamente della futura dotazione della Pac sino a 4,5 miliardi di euro: oltre 2,5 miliardi di aiuti diretti ai produttori e 2 miliardi di fondi per lo sviluppo rurale.  Il rischio è quello di essere marginalizzati nel dibattito che darà luce ad una riforma probabilmente epocale e pertanto sarebbe necessario riconvocare gli Stati Generali dell'agricoltura lucana”.

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