Psr 2014/2020, assessore Fanelli audito in seconda Commissione

“L’avanzamento finanziario al 2 ottobre 2020: il 93,2 per cento, pari a 625.598.408 euro, le risorse messe a bando; 82,85 per cento, pari a 556.263.441 euro, le somme contrattualizzate; 43,6 per cento, pari a 293.047.530 euro, quanto pagato”

Lo stato di attuazione del Programma di sviluppo regionale (Psr) 2014/2020 e la relativa proroga al 2023 al centro dei lavori della seconda Commissione consiliare permanente (Bilancio e Programmazione), presieduta da Luca Braia (Iv). Sono stati ascoltati dall’organismo consiliare l’assessore all’Agricoltura, Francesco Fanelli e il dirigente dell’ufficio Autorità di gestione Psr Basilicata 2007/2013 e 2014/2020, Rocco Vincenzo Restaino.

“In chiusura di programmazione e a due mesi dalla fine dell’anno è opportuno fare un bilancio”. Così ha esordito l’assessore all’agricoltura Fanelli che ha subito snocciolato le cifre preminenti:  “Il 93,2 per cento, pari a 625.598.408 euro, le risorse messe a bando; 82,85 per cento, pari a 556.263.441 euro, le somme contrattualizzate; 43,6 per cento, pari a 293.047.530 euro, quanto pagato. Questo è in estrema sintesi l’avanzamento finanziario al 2 ottobre 2020”. “Nel mese di settembre – ha spiegato Fanelli – si è tenuto il Comitato di sorveglianza che accerta l’effettiva attuazione del Programma di Sviluppo Rurale. Con estrema soddisfazione posso affermare che la Regione Basilicata ha ricevuto i complimenti sia dai dirigenti ministeriali che da quelli della Commissione europea. Bisogna continuare a lavorare e non abbassare la guardia per raggiungere l’obiettivo della spesa entro fine anno. Per quanto attiene la proroga al 2023 – ha proseguito l’assessore Fanelli – siamo in attesa che vengano stabilite le regole attraverso il regolamento transitorio, dopo di che potremo intervenire con nuovi bandi”.

Il dirigente dell’Autorità di gestione Restaino ha, poi, precisato che: “È in corso un negoziato per il prolungamento dell’attuale programmazione di una o due annualità, ad oggi l’ufficializzazione non c’è stata. Ieri si è riunito a Lussemburgo il Consiglio Agrifish che ha definito alcune cose importanti rispetto alla strategia Farm to Fork, agli eco schemi, ai tecnicismi su cui si gioca gran parte del negoziato europeo e che attiene fondamentalmente all’aspetto finanziario e a quello delle regole. A breve si aprirà  il famoso ‘Trilogo’, ossia la presidenza che discuterà tutti gli elementi negoziali con Consiglio, Parlamento e Commissione per arrivare al regolamento di transizione che definirà come le risorse, che afferiscono alla prima e alla seconda annualità del prossimo periodo di programmazione, saranno ripartite tra gli Stati membri e stabilirà le regole per la transizione ossia come queste risorse dovranno essere utilizzate. Il negoziato – ha concluso il dirigente – dovrà dare risposte rispetto al tema della governance cioè come verrà definita la strategia nazionale e come si attuerà nel corso della prossima programmazione”.

Il presidente Braia ha, poi, chiesto all’assessore Fanelli delucidazioni su alcune misure, in particolar modo sul biologico: “Intendete utilizzare l’opportunità della proroga per aumentare le annualità a disposizione della platea esistente degli aventi diritto o intendete fare un nuovo bando?”. L’assessore ha spiegato che si è in attesa di regole certe da parte della Commissione europea e che l’orientamento politico è quello della proroga: “Dobbiamo conoscere le risorse che possiamo destinare allo scopo e i tempi sui quali ci possiamo impegnare”.

Erano presenti ai lavori oltre al presidente Braia (Iv), i consiglieri Sileo e Cariello (Lega), Acito e Bellettieri (Fi), Carlucci (M5s) e Pittella (Pd).

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