Il consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà Ivan Vito Santoro sostiene che bisogna necessariamente rafforzare il confronto tra l’Amministrazione provinciale e i sindacati.
“Serve coesione e dialogo in modo aperto e leale, soprattutto in un momento in cui il lavoro pubblico è minato da regole e norme nazionali (blocco dei contratti e della contrattazione, espulsione di decine di migliaia di precari dal ciclo lavorativo etc…) – prosegue Santoro – e credo che debba essere necessariamente riformato, ed in questo particolare momento della storia del nostro Paese, per poterlo fare, bisognerà eliminare ogni contrapposizione. È necessario sedersi attorno ad un tavolo di concertazione e, nel rispetto delle prerogative e dei ruoli di ognuno provare a fortificare il confronto e il dialogo tra le amministrazioni e le parti sociali (in ogni amministrazione pubblica)”.
La difesa dei diritti e delle condizioni di vita dei lavoratori è per Santoro un punto irrinunciabile. Schierato da sempre a fianco del lavoro e dei lavoratori, di chi opera nei servizi pubblici, nell’istruzione e nella conoscenza, sottoposti ad un attacco, di inaudita ferocia da parte del Governo delle Destre.
“L’attacco ai lavoratori pubblici va di pari passo con l’attacco ai servizi sociali. Colpire il lavoro pubblico, mettere in discussione i suoi diritti, le sue condizioni di lavoro, i suoi organici, la sua dignità, significa infatti costruire le condizioni per lo smantellamento della governance e dello stato sociale. Solo un lavoro pubblico meritorio di qualità è garanzia di servizi universali all’altezza dei bisogni della popolazione. I servizi pubblici e il lavoro pubblico sono – per il consigliere Santoro – beni comuni fondamentali per lo sviluppo e il benessere del nostro Paese, ed è per questo ragione che va difeso così come per le regole di accesso che devono essere trasparenti e chiare per tutti. L’unica via di uscita per la nostra Regione è garantire ai tanti giovani e precari regole chiare ed opportunità uguali per tutti”.
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