“Non ho mai dato un grande significato alla card carburanti per gli automobilisti lucani, da settimane in distribuzione, e sono tra quelli che avrebbero preferito un utilizzo diverso del fondo straordinario istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico, ma apprendere oggi che il valore della card è di 100 euro e 70 centesimi dovrebbe convincere anche i più tenaci sostenitori della card che si tratta di un’autentica elemosina”. E’ il commento del presidente del Gruppo IdV alla Provincia di Potenza, Vittorio Prinzi.
“Il mio pensiero inoltre – aggiunge – va ai lucani in file interminabili agli uffici postali della regione per sottoporsi agli adempimenti richiesti, oltre ai tantissimi anziani, soprattutto donne, che non sono in possesso di patente di guida e pertanto sono discriminati rispetto all’obolo delle compagnie petrolifere. Tra l’altro, bisognerebbe raffrontare il costo della benzina verde alla pompa, schizzata anche da noi, territorio produttore-estrattore di petrolio, intorno a 1,8 euro al litro per verificare che, secondo la caratteristica della propria auto al massimo sarà possibile, con la card caricata, fare un pieno e mezzo”.
“Le nostre comunità e nello specifico la Val d’Agri, macrofornitrice di petrolio – conclude Prinzi – hanno bisogno di ben altri interventi, tra i quali la riduzione alla pompa e per tutto l’anno del costo dei carburanti senza la card e la riduzione dei costi energetici e per l’acqua a favore delle aziende che investano e si localizzino nell’area di Viggiano”.