Provincia Pz, Pace (Gruppo misto) su “La Grande Lucania”

La proposta fatta dal movimento “La Grande Lucania”, che raccoglie la legittima richiesta degli abitanti del Cilento e del Vallo di Diano di tornare a far parte di un territorio che presentava una totalità socioculturale omogenea insieme alla Basilicata, e la proposta fatta dall’esponente dell’Udc Tanino Fierro di aggiornare lo Statuto Regionale modificando il toponimo Basilicata in Lucania, viene accolta anche dal coordinatore dell’opposizione alla Provincia di Potenza Aurelio Pace.
“La consapevolezza del fatto d'appartenere, in forza della propria posizione storica e culturale, ad un territorio che per contingenze storiche è stato disgregato, perdendo una parte sostanziale del suo patrimonio umano, culturale ed ambientale, deve far riflettere sulle numerose opportunità che ci sarebbero offerte se lo Statuto Regionale, che regola anche i rapporti con il territorio, modificasse l’attuale toponimo Basilicata in Lucania. Oltre alle opportunità ed agli interessi – continua Pace – si andrebbe a salvaguardare l’identità di un territorio caratterizzato da un sistema sociale unitario ed omogeneo. E’ importante che lo Statuto prenda in considerazione una proposta che affonda le sue radici nel dibattito storico-politico di personaggi come Fortunato e Nitti, Racioppi e Petruccelli della Gattina. Il desiderio delle comunità del Cilento e del Vallo di Diano di tornare a far parte della Lucania arricchirebbe la Basilicata di “conoscenza”, nell’accezione di Alfred Weber. Di una conoscenza intrinseca alla civiltà che si sviluppa in base ad una sua logica interna, impermeabile ad influenze esterne che possono, al più, determinare la scelta delle sue linee di sviluppo, così come ha comportato la ridefinizione dei confini della nostra Regione”.
“La proposta di oltrepassare i confini geografici per creare la più grande area protetta dell’Europa occidentale che annoveri la presenza di tre Parchi Nazionali: Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, Parco del Pollino e del Parco del Cilento e Vallo di Diano, consentirebbe alla politica di dare risposte concrete all’esigenza di unificare situazioni storiche, affinità culturali ed unicum ambientali di gruppi sociali accomunati da valori antropologici, storici ed ambientali affini. Non è un caso aver trovato all’interno della Certosa di Padula il Museo della Lucania Occidentale. L’attenzione delle popolazioni dell’area del Cilento e del Vallo di Diano – conclude Pace – testimonia la presenza di una millenaria attenzione al nostro territorio, rinnovata da proposte che avranno risultati efficaci e duraturi in termini di sviluppo ed occupazione, non tralasciando gli interessi economici e demografici che consentirebbero alla nostra Regione di avvicinarsi al milione di abitanti. C’è un percorso virtuoso che inizia diffondendo una comune matrice storica e culturale: le istituzioni e la politica se ne facciano carico”.
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