Partecipazione, trasparenza e controllo. Sono i punti di forza del progetto “Contambiente”, un sistema sperimentale di contabilità ambientale per la cui realizzazione la Provincia di Potenza, assieme a quella di Matera e alla Regione Basilicata, lo scorso luglio ha sottoscritto un protocollo d’intesa e per il quale proprio domani si svolgerà la seconda seduta pubblica delle operazioni di gara del bando ad esso relativo, presso il Dipartimento regionale Ambiente.
A illustrare il progetto nella seconda commissione consiliare alle Politiche di Bilancio della Provincia di Potenza, presieduta da Angelo Lamboglia, sono intervenuti il responsabile unico del procedimento Anna Abate e il dottor Vincenzo Dottorini della Direzione generale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata.
“La contabilità ambientale è un sistema che identifica, quantifica, organizza, gestisce e comunica informazioni e dati ambientali attraverso indicatori fisici e monetari – ha spiegato Abate – affiancando e integrando la rendicontazione economica e finanziaria. E’ dunque un processo complessivo che porta alla realizzazione del bilancio ambientale e che sosterrà il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi indicati dalla strategia Europa 2020”.
L’intento della Provincia di Potenza è quello di predisporre un bilancio ambientale quale strumento in grado di fornire dati e informazioni sull’impatto delle politiche di settore e delle strategie attuate dalla Provincia di Potenza, di monitorare la spesa ambientale e di garantire una partecipazione consapevole dei cittadini alle scelte dell’amministrazione.
“Credo questa Provincia debba dotarsi di uno strumento di governo innovativo, quale il bilancio ambientale, per verificare nel tempo l’efficacia delle scelte attuate nel campo della tutela e della valorizzazione dell’ambiente e per meglio indirizzare le attività dell’Ente. La sfida della politica sarà quella di autoregolarsi e di orientare la spesa verso la sostenibilità ambientale – ha aggiunto Lamboglia – azione a cui è necessario dare continuità nel tempo, affinché gli sforzi che si stanno facendo possano portare ad un cambio culturale che è fondamentale nella pubblica amministrazione”.
Cambio culturale sottolineato dallo stesso capogruppo Tommaso Samela (Pd), “secondo il quale questa azione non può rappresentare un fiore all’occhiello dell’Ente senza che poi la stessa venga concretamente attualizzata. Il bilancio ambientale è, infatti, uno strumento utile a misurarsi con responsabilità e trasparenza nei confronti dei cittadini”.
Strumento che, dopo la fase di sperimentazione avviata da Regione e Province, si spera possa replicato ed esteso anche ai Comuni e ai Parchi lucani, come sollecitato rispettivamente dai consiglieri Antonio Murano (Provincia Futuro) e Severino Notarfrancesco (Pdl).
Infine, il consigliere Salvatore Giannasio (Pdl) ha proposto di prevedere un organo di valutazione esterno che verifichi il raggiungimento dei risultati posti dal bilancio ambientale. (r.a.)
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