L'assemblea dei Sindaci della Provincia di Potenza, con il voto unanime degli amministratori presenti, rappresentativi di una popolazione pari a 230622 abitanti e 41 comuni, ha espresso, questa mattina, parere favorevole all'approvazione del Bilancio di Previsione 2015.Lo comunica il Presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi.”Un bilancio complesso approvato in condizioni straordinarie e solo per l'annualità 2015, grazie al grande lavoro di riduzione della spesa ed al contributo straordinario della Regione Basilicata, che ha surrogato al corrispondente ulteriore prelievo sulle entrate degli Enti di Area Vasta imposto dallo Stato.Uno sforzo incredibile – dichiara il Presidente – fuori da ogni sostenibilità, che non potrà essere vanificato dal Governo che nella giornata di ieri, dopo aver ribadito la volontà di garantire i servizi essenziali (scuole e strade), sembra aver sbagliato nuovamente i conti, confermando per il 2016 il taglio aggiuntivo alle Province previsto nella legge 190/2014″.Il bilancio prevede un movimento finanziario sulla spesa corrente pari a 93.021.052,77 e una spesa in conto capitale per 221.116.413,01.Nel corso della riunione il Presidente ha annunciato ai Sindaci ed ai delegati dei Comuni lo sforamento del Patto di stabilità per l'anno in corso.”Nel 2015 – ha affermato Valluzzi – l'utilizzo degli avanzi di amministrazione per chiudere i bilanci, il prelievo imposto dallo Stato e la volontà di intervenire su strade e scuole bisognose di interventi indifferibili, determinerà una diffusa e non evitabile violazione delle regole che disciplinano il Patto di stabilità da parte di tutte le Province italiane.Insieme ai Consiglieri provinciali abbiamo deciso di iniziare, riavviare e completare lavori fermi almeno da due anni, provando a mitigare la condizione di criticità delle nostre infrastrutture che necessiterebbero di ulteriori e più sostanziosi investimenti. Non potevamo più restare a guardare; finché avremo disponibilità di cassa proseguiremo i lavori e pagheremo le imprese. Diversamente – conclude il Presidente – non ci sarebbero ragioni per sostenere il lavoro ed il sacrificio che quotidianamente affrontiamo nell'assolvimento di una funzione istituzionale, tanto difficile quando indispensabile”.