Provincia Pz, Cupparo (Pdl) su ospedale di Chiaromonte

"Non voglio in alcun modo entrare nel dettaglio di un ragionamento di ottimizzazione dei servizi sanitari in Basilicata, perché non è il mio compito. Vorrei comunque sollecitare il governo regionale e quel tavolo tecnico-politico che avrà 15 giorni di tempo per vagliare le proposte ufficiali di Regione e Asp, e chiunque, possa intervenire su questa importante discussione, affinché si eviti in tutti i modi di far ricadere le prevedibili conseguenze negative sull'anello debole della catena, cioè sugli ammalati e sui lavoratori dell’ospedale di Chiaromonte, attraverso un eventuale, ma non improbabile, ridimensionamento delle attività di questo plesso". E' quanto scrive oggi Romano Cupparo (Pdl), vicepresidente vicario del Consiglio provinciale di Potenza.
“Senza entrare nel merito tecnico della proposta futura, anche se è ancora essenzialmente uno strumento di lavoro che, pur raccogliendo le proposte di modifica, rimarrebbe aperto al lavoro di esame e di valutazione e sempre emendabile, occorre prendere atto come l’area Sud, e in maggiore misura la zona del Senisese, Pollino, Val Sarmento, Serrapotamo e parte della Val D’Agri – aggiunge Cupparo – continua ad avere cittadini di serie inferiore, che non hanno gli stessi diritti degli altri, neanche in materia di assistenza sanitaria e ospedaliera”.
Per Romano Cupparo "nasce il legittimo sospetto che scelte non strategiche, di natura puramente finanziaria, insieme ad una gestione 'opaca' in questo settore, possano decretare la dispersione di un patrimonio ingente e di altissimo livello. Le “riforme” e le “riorganizzazioni” finora attuate sono servite a depotenziare le strutture, con tagli di spesa per le erogazioni dirette ai cittadini e maggiorazioni di spesa specialmente per carriere, incarichi, consulenze, ecc. Occorre, invece, ripensare a una rete ospedaliera finalizzata ai bisogni delle popolazioni e non agli appetiti degli apparati – dice ancora il vicepresidente – né la sanità deve continuare ad essere occasione di clientele. Inoltre, nel centro sinnico, non si è aperto alcun conflitto territoriale tra il costruendo ospedale unico del Lagonegrese e quello di Chiaromonte, che comprende più di 30 mila abitanti, in quanto – ribadisce Cupparo – tra le due aree c’è sicuramente molta distanza, per via di una cattiva comunicazione infrastrutturale, vuoi anche per i problemi orografici e di natura morfologica dell’intero territorio lucano”.
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