Provincia Potenza: Lacorazza su dimensionamento scolastico

"Penso che non ci sia stato sufficientemente coraggio e quando ciò si manifesta sulla scuola, il principale investimento sul futuro, si corre il rischio di imprigionare opportunità nel presente. I nodi non sciolti oggi dovranno essere affrontati domani. E sono nodi che corrono il rischio di dare al sistema scolastico ulteriore instabilità e confusione. Sono nodi che attengono ad una strategia dell'offerta formativa ed educativa le cui scelte, prima o poi, dovranno essere fatte, sperando che nei prossimi anni l'effetto di alcune decisioni non costituisca un ulteriore indebolimento di opportunità per i territori e per le nuove generazioni".

Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, a margine dell'approvazione da parte del Consiglio regionale del piano di dimensionamento scolastico.

"Abbiamo sempre ribadito – ha aggiunto – che il piano della provincia poteva essere migliorato senza nessuna pretesa di verità e di certezze. Tuttavia il confronto e' stato lungo e serrato, la condivisione larghissima e le scelte compiute in linea con gli indirizzi dati dalla regione. Prima questione. le modifiche al Piano nascono da incoerenti e insostenibili applicazioni delle norme? I cambiamenti sono dentro una impostazione strategica partecipata e condivisa?

A questi interrogativi potrebbero esserci risposte illuminanti e convincenti tanto da farci ritenere che le modiche apportate al piano siano migliorative dell'offerta formativa.

Tuttavia, anche a rischio di essere controcorrente, vorrei evidenziare come sarebbe stato più facile dire si a tutti e non invece lavorare ad una mediazione tra sistema formativo e legittime, ma alcune volte non condivisibili, posizioni territoriali.

Per questo chiedo scusa agli studenti lucani di oggi e di domani, chiedo scusa al mondo della scuola e agli amministratori locali ai quali ho dovuto dire dei no, procurarmi qualche critica e forse, perché tacerlo, anche eufemisticamente qualche antipatia.
Ma a questo punto mi interrogo e provocatoriamente rilancio: perché cosi poche deroghe sotto i 300? perché solo questi onnicomprensivi e non altri? Perché' non fare altre duplicazioni d'indirizzi?

In commissione abbiamo motivato, in un'audizione di oltre un'ora e mezza, tanto l'impianto strategico nell'ambito del quale è maturata la proposta di piano quanto alcune criticità o contraddizioni che ci erano state evidenziate. E adesso verrà spiegata la “ratio” delle modifiche fatte e verranno analizzate le conseguenze di eventuali contraddizioni che potrebbero scaturirne?

Rispetto le posizioni e il voto assunto nella massima assise regionale ma mi sia consentito di esprimere con grande forza un plauso alla responsabilità degli assessori e dei consiglieri provinciali, che hanno lavorato a governare molte situazioni difficili e complicate che si sono evidenziate sul territorio".

"Infine – ha concluso – ritengo che sul Piano di Dimensionamento scolastico si sia segnata una pagina non edificante nel rapporto tra istituzioni che in un momento di crisi, di tagli e di avvio di federalismo fiscale dovrebbero avere il coraggio e la forza di saper dialogare e cooperare, avendo il compito, noi tutti, di governare i processi.

Pur non condividendo il metodo e il merito di buona parte delle modifiche apportate osserveremo, comunque, con attenzione gli effetti di questo piano e saremo pronti in ogni caso a stare al fianco del mondo della scuola che vive un momento storico di grande incertezza e straordinarie difficoltà".

BAS 05

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