Province: per la Dc-Libertas è una riforma solo formale

“Affrontare le elezioni provinciali del 12 ottobre solo in termini formali e senza una strategia precisa su compiti, funzioni e risorse, rischia di produrre disservizi nella viabilità, trasporti, Centri per l’impiego ed edilizia scolastica”. E’ quanto sostiene il segretario regionale Dc-Libertas, Giuseppe Potenza per il quale due elementi dovrebbero alimentare il dibattito nelle prossime settimane: i nuovi Consigli provinciali saranno nelle mani degli amministratori-elettori delle città e dei Comuni maggiori e l’unico taglio vero è quello che riguarda la democrazia e la partecipazione dei territori. “Nelle riforme costituzionali targate Renzi – aggiunge –vi sono crepe che evidenziano un’inedita rottura sull’uguaglianza elettorale dei cittadini, con la retrocessione degli abitanti delle aree rurali a tutto vantaggio di quelle urbane. Inoltre – aggiunge il segretario Dc-Libertas –ho qualche dubbio che la novità possa produrre maggiore coesione tra i territori così come l’unico risparmio conseguito, finora riguarda le indennità dei presidenti e degli assessori e ai gettoni di presenza dei consiglieri pari a 78 milioni di euro. Spiccioli rispetto al miliardo sbandierato. La legge Delrio prevede in via transitoria, in attesa della riforma costituzionale, l’abolizione delle elezioni e la scomparsa del personale politico retribuito, ma le competenze restano inalterate e i decreti attuativi non sono stati ancora emanati. A nostro parere – conclude Potenza – le elezioni provinciali, per quanto di secondo livello e indirette, devono rappresentare un momento importante di confronto e di dibattito per i consiglieri comunali e per i cittadini”.

BAS 05

    Condividi l'articolo su: