“E’ stato pubblicato ieri il bando per la realizzazione di un impianto di compost comprensoriale a Sant’Arcangelo, il cui progetto è stato finanziato dalla Regione Basilicata. Dopo l’intervento che verrà realizzato su Venosa (progetto da oltre 5 Meuro per circa 20000 t/anno di capacità di trattamento), l’impiantistica della provincia di Potenza si arricchisce di un ulteriore tassello con un’opera da circa 3.6 Meuro e 15000 t/anno di capacità di trattamento. Si tratta di un’opera importante prevista nell’intesa istituzionale Regione-Provincia che punta a dotare il territorio di una impiantistica adeguata al trattamento della frazione umida. Questo a conferma di come la direzione intrapresa dalla Provincia di Potenza, nel settore dei rifiuti, sia quella della raccolta differenziata, perno del ciclo integrato dei rifiuti che ad oggi, al netto di poche eccezioni quale ad esempio il progetto del Vulture Alto Bradano, vede percentuali troppo basse, come del resto testimoniato dai dati rinvenibili dall’Osservatorio provinciale dei rifiuti”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Provincia di Potenza e assessore all’Ambiente Massimo Macchia, annunciando la pubblicazione sull’albo pretorio della Provincia di Potenza del bando con scadenza il prossimo 25 giugno 2012.
“Contribuire a costruire un modello virtuoso di gestione dei rifiuti – ha continuato Macchia – è l’obiettivo che ci siamo posti ad inizio consiliatura e che stiamo perseguendo con azioni concrete. Oltre all’impegno per completare l’impiantistica, importante in questa direzione è anche il protocollo d’intesa con il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) sottoscritto dalla Provincia di Potenza, quale prima Provincia in tutto il Mezzogiorno, per agevolare l’implementazione della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio e facilitarne l’avvio al riciclo e al recupero”.
“Ribadiamo quindi come necessaria – ha concluso il vicepresidente – una svolta su tali tematiche, un cambio di passo non più rinviabile ma possibile. Non più rinviabile in quanto, stante la chiusura dell’impianto di Lauria ed avendo in funzione solo 3 impianti di trattamento rispetto ai 7 della pianificazione provinciale, occorre agire alla fonte della produzione del rifiuto abbassando il quantitativo da smaltire; possibile perché, come dimostrato dall’esperienza di diversi comuni dell’Alto Bradano, è verosimile arrivare a percentuali alte di raccolta differenziata anche in Basilicata, ed anche senza impianto di compostaggio”.
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