“La funzione rieducativa all’interno delle carceri non può convivere con i rigidi steccati dei confini regionali. Le Province, lavorando assieme alla Regioni, anche tramite un protocollo d’intesa da costruire con Upi e Ministero della Giustizia, possono contribuire a far cadere questo muro, superando il gap normativo esistente, affinchè inclusione sociale e rieducazione abbiano la forza di influire al di là dei territori. La rete costituitasi in Basilicata e che opera a favore del reinserimento sociale può accompagnare questo importante processo. Può essere, inoltre, un indispensabile supporto anche per arricchire il dibattito in corso sulla riforma della legge regionale 33 sulla formazione con proposte in grado di strutturare il lavoro sin qui fatto per l’inclusione sociale, vincolando una parte del Fondo sociale europeo a questi obiettivi e agganciando le opportunità che offre il nuovo ciclo di programmazione comunitaria. Quella che abbiamo costruito finora, tra regione, province, agenzie di formazione, amministrazione penitenziaria e tutti gli altri attori coinvolti, è una rete che ha sviluppato un forte scambio di valori tra i promotori e i destinatari delle attività, dimostrando che, quando si mette in campo cuore, lungimiranza, passione e competenza i cambiamenti si possono determinare in meglio”.
Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, concludendo questa mattina in piazza Mario Pagano la presentazione del Catalogo della Formazione Congiunta del personale per l’inclusione sociale e lavorativa dei soggetti sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria nella Regione Basilicata, azione “Vale la pena lavorare” PO FSE Basilicata 2007/2013. Il catalogo, illustrato da Giuseppe Palo (Ufficio Esecuzione Penale Esterna- Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria Basilicata) e Antonio Matteo Bruscella (Istituto Penale per i Minorenni), si pone l’obiettivo di realizzare percorsi di formazione integrata a livello provinciale per assicurare il miglioramento delle competenze del personale impegnato nei servizi volti al reinserimento sociale dei soggetti in esecuzione penale e l’incremento della qualità, dell’efficacia ed efficienza dei servizi medesimi.
“Una sfida – ha sottolineato l’assessore alla cooperazione sociale della Provincia di Matera Michele Grieco – che la nostra Provincia ha accolto con entusiasmo, convinta che la persona sia la risorsa principale di ogni territorio”. “Il rapporto con le strutture carcerarie – ha spiegato il presidente di Apof-il Nicola Laguardia – è un pezzo importante dell’attività e del rilancio dell’Agenzia ed ha trovato un punto di forza nella grande apertura e disponibilità dimostrata dal sistema penitenziario”.
Il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria di Potenza Salvatore Acerra e la responsabile Ufficio Servizi Sociali Giustizia Minorile Antonella Sprovera si sono soffermati sulla grande attenzione dimostrata dalla Basilicata ai temi dell’inclusione sociale e sull’importanza del progetto “Vale la pena lavorare”, rivolto sia ai minori che agli adulti, per l’area penale interna ed esterna. La presentazione del catalogo ha fornito anche l’occasione per fare il punto sulle attività del progetto realizzate nei due anni. “L’Apof-il – ha spiegato il direttore Giuseppe Romaniello – ha attivato 77 aule per corsi professionali di base (549 allievi e 35 interventi),91 tirocini formativi nell’Apof-il di Potenza e 40 in quella di Melfi”. “Risultati positivi anche per l’Ageforma di Matera che – ha illustrato la responsabile del servizio orientamento Giovanna Sanluce – ha attivato 15 interventi di percorsi formativi (3450 ore e 225 utenti) e 49 tirocini formativi lavorativi”.
Alla presentazione hanno partecipato anche il presidente Ageforma Nicola Trombetta e un funzionario del Dipartimento Sanità e Salute della Regione Basilicata Antonio Di Gennaro che si è soffermato sulla legge regionale 4 del 2007 ed, in particolar modo, sull’aspetto della programmazione partecipata. Tra gli spunti di riflessione emersi dal dibattito quello sulla necessità di allargare la rete attuale a pezzi del sistema produttivo locale. A conclusione dei lavori è stato proiettato “Dietro il muro", il cortometraggio dell'Apof-il realizzato nell’ambito di un'attività formativa nel carcere di Melfi e selezionato per la rassegna ForFilmFest – Festival del Cinema per la Formazione di Bologna. (r.s.)
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