L’ottimizzazione e l’impiego efficace delle risorse, umane e materiali, già a carico della spesa pubblica, attraverso una proficua sinergia tra soggetti istituzionali, può contribuire in maniera determinante a fornire risposte concrete alle esigenze della collettività.
Sono i punti di forza della nuova organizzazione dell’attività di sfalcio erba ai margini delle strade provinciali per l’annualità 2011, presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il vicepresidente dell’Amministrazione provinciale Massimo Macchia, l’assessore alla Viabilità Nicola Valluzzi, il presidente dell’Uncem Michele Petruzzi e i commissari delle comunità montane.
“L’imponente riduzione dei trasferimenti statali, che ha determinato un drastico taglio sul capitolo delle manutenzioni stradali, decurtato del 60 per cento, ci ha sostanzialmente impedito – ha spiegato l’assessore alla Viabilità – di eseguire l’attività di pulizia delle banchine e di sfalcio dell’erba ai margini delle strade provinciali, secondo l’organizzazione consolidata, attraverso l’affidamento del servizio ad una quarantina di piccole imprese artigiane diffuse su tutto il territorio, sottraendo di fatto una importante commessa ad un sistema imprenditoriale locale già in forte sofferenza. Ci siamo, dunque, trovati dinnanzi alla necessità di riorganizzare il sistema delle manutenzioni, cogliendo i buoni risultati ottenuti dalla sperimentazione avviata lo scorso anno, con l’impiego di 3788 operai forestali, per 6 giornate lavorative, in interventi di manutenzione sulle arterie provinciali. Una buona intuizione, frutto di una efficace sinergia con il dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata e con le comunità montane, che abbiamo deciso di portare avanti anche quest’anno, ottenendo un incremento delle giornate da 6 a 10. In più – ha continuato l’assessore – sperimenteremo, ed è questa la vera novità, per un limitato numero di giornate l’impiego, nell’attività di sfalcio dell’erba su 31 cantieri stradali, dei 400 operai e del personale tecnico e amministrativo del progetto Vie Blu. L’utilizzo dei dipendenti di Vie Blu, uniti agli operai forestali, andranno a potenziare la struttura operativa della manutenzione stradale, composta oramai da soli 90 cantonieri, evidentemente insufficienti a garantire l’attività di pulizia su quasi 3000 km di strade. Quanto alle attrezzature, ai 4 trattori di proprietà della Provincia, andranno ad aggiungersi altri 8 mezzi, attestati alla titolarità delle comunità montane ed al comune di Campomaggiore, che dal 27 giugno saranno ceduti in comodato gratuito all’amministrazione provinciale che li utilizzerà con il proprio personale.
La riorganizzazione del sistema delle manutenzioni – ha concluso Valluzzi – è una sfida importante da affrontare con impegno e con le limitate risorse finanziarie a nostra disposizione, cercando di consolidare nel tempo questo schema operativo che, in tempi di tagli, deve in ogni caso fornire risposte adeguate ai cittadini e agli automobilisti della nostra provincia”.
Il vicepresidente Macchia ha sottolineato come l’impiego dei lavoratori Vie Blu nell’attività di sfalcio erba e pulizia delle banchine sia una importante novità perché mira a valorizzare e a mettere a disposizione della collettività le grandi competenze acquisite dai dipendenti impegnati finora, come finalità prioritaria del progetto, nella tutela quali-quantitativa delle aste fluviali. “La scelta di impiegare i lavoratori del progetto Vie Blu anche nell’attività di manutenzione stradale, che si incrocia con i tagli subiti dall’amministrazione provinciale, rappresenta – ha affermato -una duplice sfida: quella di ottimizzare le risorse esistenti e rendere efficiente il sistema senza ricorrere a risorse esterne e, in tale ottica, quella di offrire agli operatori del progetto una prospettiva nuova e diversa anche in vista della scadenza fissata per il 2013, affinché gli stessi possano rappresentare, dopo quella data, una risorsa preziosa e non, semplicemente, un gruppo di lavoratori da ricollocare con tutte le difficoltà conseguenti”.
A mettere l’accento sul metodo della cooperazione è stato il presidente dell’Uncem Michele Petruzzi che ha sottolineato come esso sia indispensabile per raggiungere obiettivi concreti e mettere in campo politiche efficaci, valorizzando esperienze e professionalità ultraventennali che non possono essere disperse.
All’incontro con la stampa erano presenti anche i rappresentanti sindacali della categoria idraulico forestale – che sono stati ringraziati per la disponibilità mostrata – e i consiglieri provinciali Carlomagno, Morero, Samela, Santoro e Sonnessa. (r.s.)