Prov. Pz, Pace (Gruppo misto):no a chiusura degli uffici postali

"Ora basta!!! Prima il tribunale di Melfi, dopo gli uffici postali". È quanto dichiara – in un comunicato dell'ufficio stampa della Provincia di Potenza –  il consigliere provinciale Aurelio Pace (Gruppo misto), nell’affermare il continuo processo di smembramento nella regione Basilicata.
"Non bastava solo mettere le mani sul Tribunale di Melfi, indispensabile presidio di legalità per il Vulture Alto-Bradano, ora anche la chiusura degli sportelli postali in ben 17 Comuni oltre altri 21 uffici sottoposti a razionalizzazione. La battaglia non solo per la legalità ma anche per la salvaguardia del territorio -continua il coordinatore dell’intergruppo di minoranza della Provincia di Potenza – diventa sempre più aspra in un momento duro non solo per la nostra comunità, ma anche per l’intero territorio nazionale. La Regione a livello istituzionale, non è stata in grado e ad oggi non è, di scendere in piazza con il popolo e lottare per la salvaguardia del presidio giuridico federiciano, figuriamoci se si schiera con quei piccoli comuni, dove non sventola  lo stesso  vessillo politico, in cui l’unica forma di  accesso al credito è dato proprio da questi uffici postali  che da domani vedranno la loro  chiusura".
"Le Poste Italiane, “ingrate” nell’aver incassato oltre 6.000.000 di euro  a seguito della concessione ai lucani della Card benzina – afferma Pace – ha pensato bene di non salvaguardare minimamente  i piccoli sportelli , ma solamente quelli in cui vengono resi servizi più redditizi e ad incassare esclusivamente i soldi che i Comuni e la Provincia avevano stanziato, per i locali o per altre pertinenze annesse agli uffici in questione. Tutto questo è certamente inaccettabile, se si pensa che in questi piccoli comuni l’unica fonte di investimento e risparmio è dato dai numerosi libretti postali aperti e intestati ai  tanti  pensionati  presenti su  un  territorio  che può definirsi orograficamente  disomogeneo, in cui lo storico Giustino Fortunato riassumeva in una sua celebre affermazione “ siamo poca gente in tanta terra”". 
"E’ ora di finirla. Il nostro territorio ogni giorno viene umiliato e denigrato –  prosegue Pace – dalla chiusura del presidio militare con la soppressione della Caserma Lucana, alla chiusura del presidio giudiziario di Melfi, passando ora anche per la chiusura degli uffici postali, alla chiusura di tutte le direzioni di istituti bancari.
L’unica cosa da fare – conclude Pace –  prima che davvero la Basilicata e i suoi abitanti possano chiudere i cancelli ed emigrare, è quella di intraprendere seriamente, con l’auspicio di tutte le forze politiche senza alcuna distinzione di bandiera o appartenenza politica, una “battaglia provocatoria”  volta al ritiro di tutti i conti correnti postali intestati nonché libretti ad altro, a partire da noi politici-amministratori , proprio per dare quel forte segnale di forza e unione che da sempre hanno contraddistinto le genti di questa terra che si sono battuti per la salvaguardia del territorio, dei propri diritti e della propria libertà. E’ tempo di futuro e di tutela dei territori: quali azioni la Regione ha messo in campo per evitare lo spoliazione dei nostri piccoli centri? Mai rassegnati a pagare la incapacità altrui alla difesa delle prerogative di un popolo che non vuole valutare l’ipotesi esterna dello smembramento  della Regione Basilicata".

BAS 05

    Condividi l'articolo su: